Vediamo alcune regole per proteggersi il più possibile e quelle da seguire se, purtroppo, si scopre un furto in casa. Dalla richiesta di intervento delle forze dell’ordine alla denuncia fino al ricorso, eventuale, all’assicurazione
Un furto in casa è un dramma per chi lo subisce, una vera e propria violazione non voluta dei propri spazi, oltre che la perdita dei beni che vengono sottratti dai ladri. Si tratta, purtroppo, di eventi non così improbabili, contro i quali è bene prendere le dovute precauzioni, munendosi di sistemi d’allarme e ponendo in essere una serie di buone pratiche per prevenirli quanto più possibile.
Come scoraggiare il ladro
È opportuno ricordare che i ladri in qualche caso sono dei professionisti nel loro mestiere e studiano le proprie vittime osservando per alcuni giorni i loro comportamenti e le loro abitudini. I proprietari di casa possono dunque iniziare a proteggersi facendo caso a possibili movimenti sospetti nei dintorni della propria abitazione.
Quanto alle misure di sicurezza, va detto che ne esistono di economiche e non. Un sistema di allarme, magari perimetrale, così come una porta blindata, rappresentano senza dubbio un sistema di protezione efficace, ma dal costo non trascurabile. Di natura decisamente più economica sono invece altre soluzioni di prevenzione come:
- le sbarre antiscasso da applicare sia sulle porte che sulle finestre di casa;
- le inferriate alle finestre, facendo però attenzione a che non diventino degli appigli utili ai ladri per entrare da porte o finestre poste ai livelli superiori dell’abitazione;
- un sistema di illuminazione che faccia luce il più possibile nelle aree adiacenti alla propria abitazione;
- l’installazione di sensori o telecamere di videosorveglianza dotate di sistema di notifica direttamente sul proprio telefono cellulare;
- la protezione dei contatori elettrici, che non dovrebbero mai essere a vista o esposti alla facile modificazione di soggetti terzi;
Anche i comportamenti messi in atto dagli abitanti di una casa possono limitare il rischio di subire furti in casa. Tra questi segnaliamo:
- chiudere sempre la porta a chiave quando si esce o anche quando si è in casa;
- tirare giù sempre le tapparelle delle finestre quando si esce;
- non lasciare le chiavi di casa di scorta sotto lo zerbino, nel vaso di fiori presente sul pianerottolo o in altri punti facilmente prevedibili;
- assicurarsi che il portone di accesso di un condominio o il cancello della propria casa indipendente venga sempre chiuso dopo l’utilizzo;
- chiedere ad un vicino, ad un amico o ad un parente di ritirare la posta quando si parte per dei viaggi di più giorni, in modo da non dare il segnale all’esterno di non essere in casa.
Furti in caso, quando avvengono?
Uno strumento molto utile per proteggersi da eventuali furti in casa è quello della conoscenza dei dati relativi a queste attività illecite in Italia. Secondo quando riferito dall’Istat, il 35% dei furti avviene di notte, con l’orario che è passato negli ultimi anni dalla notte fonda alla fascia compresa tra le 18:00 e le 22:00. Dalla stessa ricerca è emerso che per i furti in casa i ladri entrano solitamente da un balcone, da una finestra, da un garage o da una porta lasciata aperta.
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Cosa fare in caso di furti in casa
Il furto in casa è un reato considerato particolarmente grave dall’ordinamento giuridico italiano ed è per questo punito con pene molto severe che non risentono del valore dei beni sottratti. Questo vuol dire che al di là di quanto è stato rubato, la legge prevede delle condanne severe che scaturiscono dal semplice fatto di aver commesso una violazione di domicilio con lo scopo di appropriarsi di beni altrui.
A disciplinare il furto in abitazione è l’art. 624-bis del codice penale che lo descrive come il delitto che commette chi si introduce abusivamente nella casa altrui per sottrarre uno o più beni. Da questa spiegazione si comprende chiaramente come il furto in abitazione sia, di fatto, la sommatoria di due reati:
- la violazione di domicilio;
- il furto.
Al verificarsi di questi reati, la legge stabilisce che il responsabile possa essere assoggettato ad una condanna che prevede la reclusione per un periodo che va da quattro a sette anni.
Ma cosa fare quando si subisce un furto in casa? Iniziamo col dire che si tratta di un reato procedibile d’ufficio, il che significa che può essere denunciato da chiunque, da colui che ha subito il furto così come da un passante che si accorge della presenza dei ladri in un appartamento. Allo stesso modo, se un pattuglia delle Forze dell’ordine dovesse accorgersi del reato in corso, potrebbe intervenire senza dover attendere il consenso della vittima.
La configurazione di reato d’ufficio permette anche alla denuncia di essere sporta senza limiti di tempo, anche se solitamente la denuncia del furto subito viene presentata alle Forze dell’ordine nel momento stesso in cui ci rende conto di essere stati derubati.
Furti in casa, la procedura da seguire
Compresa quale sia la configurazione del reato di furto in abitazione e quali siano le sue caratteristiche, proviamo ora a definire un iter ideale da seguire nel momento in cui si scopre di essere stati derubati:
- come prima cosa andrà sporta denuncia alle forze dell’ordine. A tal proposito si sottolinea che la semplice chiamata d’intervento non è sufficiente a configurare una denuncia, ma occorrerà recarsi di persona nel più vicino presidio di polizia. La telefonata ha la semplice funzione di segnalare quanto avvenuto alle autorità in modo da permettere alle stesse di giungere sul luogo, effettuare gli opportuni rilievi e annotare elementi che potranno essere utili alle successive indagini;
- terminata la prima fase, chi ha subito il furto dovrà recarsi nella più vicina caserma per sporgere formale denuncia. Sarà compito degli agenti delle forze dell’ordine raccogliere per iscritto la denuncia orale sporta dalla vittima. Tale documento, per essere valido, necessita della firma del denunciante.
La denuncia per furti in casa
Quando si presenta una denuncia per furti in casa, il soggetto proponente deve fornire quanti più dettagli possibili alle forze dell’ordine in relazione a ciò che gli è stato sottratto e ai danni subiti. Andranno dunque elencati:
- il numero e il tipo di oggetti rubati;
- i danni subiti dall’effrazione;
- i nomi di persone che potrebbero testimoniare;
- i possibili sospetti.
Su quest’ultimo punto si ricorda che la denuncia per furti in abitazione viene considerata valida anche nel caso in cui questa venga sporta contro ignoti. La circostanza è resa necessaria dal fatto che in questi casi raramente si conosce l’identità di chi ha commesso il furto, a meno che il sistema di videosorveglianza della casa abbia permesso fin da subito di individuare con certezza il colpevole.
Una volta redatta e firmata dal soggetto richiedente, la denuncia viene inviata in Procura per essere iscritta all’interno del registro delle notizie di reato. Da questo momento iniziano ufficialmente le indagini che terranno conto anche degli elementi raccolti in precedenza dalle Forze dell’ordine nel luogo del furto.
Costituirsi parte civile per il furto in casa
Qualora le indagini per identificare i soggetti entrati nella propria casa portassero all’individuazione di uno o più responsabili, il derubato può costituirsi parte civile nel procedimento penale intentato contro i ladri. Tale passaggio è di fondamentale importanza per la parte lesa, in quanto gli consente di poter chiedere il risarcimento dei danni subiti, ovvero di tutto ciò che è stato elencato in sede di denuncia.
Si sottolinea inoltre che, trattandosi di un reato procedibile d’ufficio, un eventuale accordo economico raggiunto tra il ladro e il derubato non porta ad un’interruzione del procedimento penale intrapreso per furto in abitazione. Alla persona offesa, inoltre, non viene data la possibilità dall’ordinamento di ritirare la denuncia.
Furto in casa, come comportarsi con l’assicurazione
Nei casi in cui la vittima di un furto in casa avesse un’assicurazione sulla propria abitazione, la prima cosa da fare è quella di segnalare alla compagnia il furto subito. Secondo quanto previsto dalla legge, l’assicurazione va informata subito – o comunque non oltre i tre giorni – dell’evento per cui si è coperti dalla polizza. Il mancato rispetto di questi termini porta alla perdita del diritto all’indennizzo.
Il derubato deve fornire alla propria compagnia assicurativa una copia della denuncia sporta alla polizia, oltre che un elenco dettagliato dei beni che gli sono stati sottratti. Andranno anche indicati eventuali danni all’immobile, come quelli a porte o finestre causati dai ladri, ma solo nei casi in cui sia prevista la copertura da parte dell’assicurazione.