Cosa sono i prestiti green e per quali finalità vengono erogati e richiesti: i vantaggi e le pratiche necessarie per poterne beneficiare.
Un prestito green o verde è uno strumento di credito che ha il principale obiettivo di promuovere e finanziare le attività e i progetti che mirano a ridurre l’impatto energetico sull’ambiente. Negli ultimi anni, dalla crisi energetica del 1973 ad oggi, la loro richiesta è andata via via sempre aumentando insieme alla crescente attenzione nei confronti delle tematiche ambientali che si è sviluppata nel mondo e in Italia.
Il progressivo impiego di fonti energetiche rinnovabili, a discapito di quelle inquinanti e non rinnovabili, ha permesso dunque che la richiesta di prestiti green aumentasse. Questo aspetto riguarda sia progetti di piccola entità, come l’acquisto di una bicicletta o uno scooter elettrico o l’acquisto di un’automobile ibrida o elettrica, sia progetti che richiedono un maggiore impiego di risorse come la ristrutturazione di un immobile seguendo dei criteri di risparmio energetico e tutela ambientale. Con i prestiti green, dunque, le banche e le società finanziarie incentivano e aiutano comportamenti di consumo di privati ed imprese che decidono di avere un minore impatto sull’ambiente cambiando il proprio stile di vita o il proprio ciclo produttivo. In questo processo un ruolo molto importante viene giocato anche dagli incentivi statali, ovvero dai bonus ambientali legati all’efficientamento energetico delle abitazioni o ai contributi per la rottamazione delle vecchie auto inquinanti.
Prestito green, cosa sono
Dopo aver definito, per sommi capi, di cosa si parla quando si fa riferimento ad un prestito green, è bene soffermarsi anche su alcuni aspetti che lo identificano. Anzitutto è necessario ricordare che si tratta di un prestito con un profilo di rischio fra i più bassi tra le finalità dei prestiti personali. Su tale aspetto influisce sicuramente il grande vantaggio che comporta la realizzazione di interventi ecosostenibili sui beni primari come l’abitazione o la mobilità. Questo, al dato pratico, vuol dire che con un prestito green si avranno dei tassi di interesse molto più bassi rispetto a quelli di altri prodotti affini. L’esempio classico è quello del prestito per la normale ristrutturazione di una casa che, rispetto ad un prestito green per interventi ecosostenibili sull’abitazione, avrà dei tassi di interesse nettamente più alti.
I vantaggi dei prestiti green
Visti i netti riscontri positivi offerti sia al richiedente che alla collettività, i prestiti green presentano una lunga serie di vantaggi quali:
- l’eliminazione di tutte le spese di istruttoria;
- l’allungamento delle durate;
- un piano di ammortamento flessibile;
- un taglio dei tassi di interesse;
- condizioni agevolate rispetto a un normale prestito personale.
Stando a quanto riportato dal “Corriere della Sera”, un prestito green ha un costo medio inferiore del 15% rispetto a un qualsiasi altro prestito personale, potendo contare su un media di 30/50 punti base di Taeg in confronto ai normali prestiti. Il risparmio, inoltre, sarebbe doppio in quanto:
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- si risparmia prima della stipula del contratto per le condizioni in precedenza descritte che sono incentivate dagli stessi istituti di credito;
- si risparmia dopo in quanto si investe nel risparmio energetico e nella sostenibilità, con tutti i vantaggi economici a lungo termine per i richiedenti.
Come richiedere un prestito green
Da quanto fin qui detto emerge che i prestiti green portino con loro una lunga serie di vantaggi non trascurabili per un richiedente. Al fine di non perdere queste agevolazioni, è bene che chi richiede un prestito green lo faccia nelle modalità più corrette.
Il primo tassello fondamentale è quello di arrivare alla richiesta del prestito con una buona preparazione sul tipo di argomento che si affronterà con l’istituto di credito, avendo anche ben chiara l’offerta competitiva dei vari istituti presenti sul mercato.
Per poter ottenere un prestito green è poi necessario presentare un preventivo molto dettagliato in relazione al bene che si intende acquistare, installare o realizzare, in modo da confermare i criteri di valutazione del prestito con la richiesta inoltrata. Vi è poi la documentazione che servirà a testimoniare la finalità di utilizzo delle somme ricevute dall’istituto di credito. Più nel dettaglio:
- dovranno essere conservati e documentati tutti i giustificativi di spesa, pena il rifiuto da parte della società finanziaria a concedere il finanziamento;
- per prestiti di notevole entità, come ad esempio quelli che finanziano la ristrutturazione o l’acquisto di un immobile secondo i criteri green, andrà presentata la documentazione classica, con l’aggiunta dell’attestato Ape (Attestato di prestazione energetica) che certifica la prestazione energetica acquisita dell’immobile;
- in alcuni casi può essere richiesta dall’istituto di credito anche la dichiarazione del costruttore, il progetto firmato dal costruttore o dal responsabile dei lavori della ditta incaricata.
Prestiti green per la casa
Tra i prestiti green più richiesti ci sono senza dubbio quelli rivolti ad interventi ecosostenibili e di efficientamento energetico rivolti alle abitazioni. Gli interventi classici in tal senso sono:
- le ristrutturazioni edilizie, ovvero quelli che comprendono tutti i lavori di ripristino delle strutture murarie e degli impianti essenziali delle abitazioni (elettrico, idrico, illuminazione e domotica) con il fine ultimo di garantire all’edificio un miglioramento nel risparmio energetico;
- l’isolamento termico, che prevede la sostituzione degli infissi e la realizzazione di sistemi di coibentazione per pareti e coperture (cappotto termico) che aiutano a mantenere costante la temperatura nelle abitazioni;
- la climatizzazione, con gli interventi su macchinari destinati alla produzione di aria fredda o calda a seconda delle stagioni. Si fa nello specifico riferimento ai climatizzatori, alle caldaie, ai pannelli radianti o al riscaldamento geotermico;
- gli impianti fotovoltaici, ovvero quelli legati alla produzione, all’accumulo e all’utilizzo dell’energia elettrica. Si tratta degli interventi per pannelli solari, fotovoltaici e per i generatori eolici.
Prestiti green per la mobilità
Oltre all’abitazione, un’altra grande fetta dei prestiti green è quella rivolta alla mobilità. Il trasporto su gomma ha mostrato fin qui i suoi limiti in relazione ai consumi di carburante e alle emissioni dannose per l’ambiente, motivo per il quale il focus degli Stati, quantomeno europei, è quello di traslare il più possibile verso una mobilità sostenibile, con bassi consumi ed emissioni. Lo strumento per agevolare tale passaggio sono i prestiti green a tassi agevolati, rivolti nello specifico a:
- automobili ibride termico-elettriche;
- automobili full electrici;
- moto e scooter elettrici;
- E-bike e monopattini elettrici.
Prestiti green: i numeri del mercato italiano
Come si diceva in apertura, i prestiti green hanno subito negli ultimi anni una grande incremento, incentivato soprattutto da agevolazioni e bonus concessi dagli Stati. L’Italia non è esclusa da questa spinta all’ecosostenibilità e i dati lo confermano. Secondo quanto riportato da una ricerca condotta dal “Crif-Sda Bocconi”, nel 2020 la quota di prestiti green offerti dagli istituti di credito si aggirava intorno al 7%, mentre nel 2022 tale percentuale è salita all’81%, con ben il 64% che riguarda soluzioni di prestito finalizzate alla realizzazione di progetti volti a migliorare l’efficientamento energetico delle case e a sfruttare le energie rinnovabili. Se ne deduce che l’aumento dell’offerta da prte degli istuti di credito è una conseguenza dell’evoluzione della domanda da parte dei cittadini.
Sempre secondo la ricerca di Crif-Sda Bocconi, la richiesta maggiore di prestiti green riguarda la realizzazione di alcune specifiche tipologie di progetti. Si tratta, più nel dettaglio:
- dell’installazione di impianti fotovoltaici;
- dell’installazione infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici;
- dell’investimento nella mobilità sostenibile;
- della realizzazione di opere di isolamento termico dell’involucro delle abitazioni;
- della sostituzione degli impianti di climatizzazione;
- dell’acquisto elettrodomestici e illuminazione di classe A;
- della sostituzione dei serramenti al fine di eliminare le dispersioni di calore.
Questi i dati riferiti agli istituti di credito, mentre, grazie ad un’altra ricerca riportata a dicembre 2021 da “PrestitiOnline.it”, è possibile comprendere chi siano gli italiani che maggiormente fanno ricorso ai prestiti green. I maggiori richiedenti sarebbero le persone con un reddito medio più elevato, pari a 1.810 euro rispetto ai 1.648 euro dei prestiti classici. Quanto al valore medio delle linee di credito, questo sarebbe pari a 15.623 euro, contro gli 11.346 euro dei prestiti tradizionali. Non muta, invece, il dato relativo all’aspetto anagrafico e geografico dei richiedenti nelle diverse categorie di prestiti: resta infatti a 42 anni l’età media dei richiedenti sia per i green che per i prestiti classici, così come non si registrano grandi oscillazioni di natura territoriale. Al Nord d’Italia, infatti, i prestiti green sono pari al 45% delle richieste, quelli classici sono al 50%. Al Centro la differenza è la stessa in percentuale, 20% dei prestiti contro un 25% dei classici, così come avviene nel Sud d’Italia e nelle Isole, 30% dei green e 35% dei classici.