Tra le spese da affrontare in caso di acquisto di un’auto (o un veicolo a due ruote), oltre all’assicurazione Rca, c’è anche il bollo auto, una tassa non particolarmente amata, ma la cui omissione può portare a gravose conseguenze. Proprio al fine di aiutare i cittadini al pagamento del bollo auto è stata inserita la possibilità di rateizzare l’importo dovuto
Negli ultimi anni la possibilità di rateizzare un pagamento è sempre più diffusa, proprio al fine di consentire ai cittadini una maggiore flessibilità nelle spese quotidiane. La rateizzazione è stata inserita anche per il bollo auto, una spesa per nulla trascurabile che, in tal modo, grava in modo minore sulla gestione patrimoniale dei possessori di veicoli a due o quattro ruote.
Rateizzare il bollo auto
Il bollo auto, conosciuto anche come tassa automobilistica, è un tributo regionale che grava su tutti i possessori di un veicolo a due o quattro ruote indicati dal Pubblico registro automobilistico, Pra, ad eccezione di coloro che beneficiano dell’esenzione. Il bollo deve essere pagato annualmente da chi risulta proprietario di una o più automobili, indipendentemente dal fatto che il veicolo circoli o meno. La somma da corrispondere dipende dalla potenza del veicolo, espressa in kilowatt o in cavalli, nonché dal suo impatto ambientale e varia da regione a regione.
Sul sito dell’Aci o dell’Agenzia delle Entrate è disponibile un apposito strumento di calcolo per capire l’entità della somma da versare e quando. Il termine per il pagamento del bollo auto non è uguale per tutti e dipende tendenzialmente dalla data di immatricolazione del veicolo. In particolare, il primo bollo di un’auto acquistata nuova di fabbrica deve essere corrisposto entro l’ultimo giorno del mese di immatricolazione. Se, però, il veicolo è stato acquistato negli ultimi dieci giorni del mese è prevista la possibilità di pagare anche nel corso del mese successivo a quello di immatricolazione. Alcune Regioni prevedono delle eccezioni a quanto appena descritto: ad esempio, in Lombardia il primo pagamento può sempre essere eseguito entro il mese successivo a quello di immatricolazione.
Come pagare il bollo auto
Per quanto riguarda le modalità di pagamento del bollo auto, in linea generale la tassa sul possesso dei veicoli a motore non può essere rateizzata, ma deve essere corrisposta in un’unica soluzione. Tuttavia, di recente, è stata introdotta la possibilità di pagare il bollo auto a rate mediante PayPal al verificarsi di determinate condizioni.
PayPal è uno degli strumenti di pagamento digitale e di trasferimento di denaro on line più diffusi al mondo accettato da PagoPa. Dal 1° gennaio 2020, infatti, il pagamento del bollo auto (e moto) – come tutti gli altri pagamenti nei confronti della pubblica amministrazione – avviene esclusivamente online, tramite il circuito di pagamento PagoPa. Si tratta di un efficiente ed innovativo sistema di gestione dei pagamenti elettronici che contabilizza gli stessi in tempo reale, con un significativo risparmio sui costi di gestione. La piattaforma è stata creata dall’Agenzia per l’Italia digitale ed è utilizzata dalla pubblica amministrazione per i pagamenti nei confronti della stessa. La semplificazione del pagamento del bollo on line è collegata all’abolizione del Pra (Pubblico registro automobilistico) gestito dall’Aci. Tale nuova modalità di pagamento non ha modificato la scadenza per il versamento della tassa.
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Come detto, tra i vari servizi di pagamento accettati da PagoPa c’è PayPal, il quale permette di dilazionare il pagamento in tre rate, rendendo la tassa automobilistica meno impegnativa per le tasche dei possessori di veicoli. PayPal è un servizio nato per semplificare i pagamenti online e consente di effettuare trasferimenti di denaro telematicamente senza dover ogni volta fornire il numero della carta di credito o le coordinate del conto corrente bancario.
Pagare il bollo auto con PayPal
Per accedere alla possibilità di pagare il bollo auto tramite PayPal occorre, anzitutto, aprire un conto personale sul sito web del servizio di pagamento in modo gratuito, associandolo una carta di credito o al proprio conto corrente bancario. Fatto ciò, si prospettano due opzioni:
- la prima consiste nell’impostare PayPal come metodo di pagamento preferito sull’app IO (piattaforma che rendo unico l’accesso telematico ai servizi, alle informazioni e alle comunicazione della pubblica amministrazione), applicazione che, tra le varie utilità, consente di saldare il bollo auto;
- la seconda, invece, consiste nello scegliere PayPal quando si paga il bollo sul sito dell’Aci (bollo.aci.it) o degli altri enti autorizzati a riscuotere la tassa automobilistica, aderenti a PagoPa. Per fare ciò ci si può connettere da computer o, in alternativa, dallo smartphone o dal tablet.
In entrambi i casi è possibile selezionare la modalità “Paga in 3 rate” di PayPal, la quale permette di dilazionare il pagamento in tre rate mensili, senza interessi né costi aggiuntivi. Sarà sufficiente cliccare su tale opzione al momento del perfezionamento dell’operazione. La prima rata viene riscossa immediatamente, mentre le altre due nei due mesi successivi, con addebito automatico dalla carta o dal conto corrente bancario associato. Per fare un esempio, se il bollo auto corrisponde a 300 euro e si opta per il pagamento dilazionato, la prima rata – corrispondente a 100 euro – viene incassata subito, mentre le altre due – pari a 100 euro l’una – verranno incassate nei due mesi a seguire.
Vi sono tre aspetti molto importanti da conoscere quando si utilizza PayPal:
- l’idoneità del pagamento a rate è soggetta ad approvazione, ma il riscontro avviene generalmente in pochi secondi;
- il “Paga in 3 rate” di PayPal è disponibile solo per importi che oscillano tra i 30 euro e i 2.000 euro;
- possono usufruire dell’opzione del pagamento rateizzato solo le persone fisiche.
Cosa succede se non si paga il bollo auto
Se il bollo non viene pagato, lo stesso diventa automaticamente debito tributario. Chi paga in ritardo, invece, per sanare la sua posizione dovrà corrispondere un importo aggiuntivo sotto forma di sanzioni ed interessi che, ovviamente, aumentano con il passare del tempo. Ad esempio, se il versamento non viene regolarizzato entro 15 giorni dalla scadenza del termine per il pagamento del bollo auto, la sanzione è pari allo 0,1% per ogni giorno di ritardo. Anche in caso di pagamento tardivo o omesso del bollo è prevista la possibilità, in presenza di certi requisiti, di chiedere un programma di rateizzazione, al pari di qualsiasi cartella di pagamento. Chi vuole usufruire di tale agevolazione deve farne esplicita richiesta tramite il servizio disponibile all’interno del portale della propria Regione o Provincia autonoma o, in mancanza di tale modalità, direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Esenzione del bollo auto
Vi sono alcune situazioni per le quali la legge prevede l’esenzione dal pagamento del bollo auto: alcune categorie di persone e veicoli, infatti, non sono tenuti al versamento di tale tassa automobilistica. Si tratta, in particolare:
- delle persone con disabilità dichiarata grave ai sensi della Legge 104/1992 per ridotte o impedite capacità motorie, oppure con disabilità psichica o mentale, non vedenti, ipovedenti gravi, sordomuti assoluti e invalidi pluriamputati. In tale caso l’esenzione è riconosciuta alla persona disabile o al soggetto cui il disabile risulta essere fiscalmente a carico, limitatamente a un solo veicolo. La cilindrata del veicolo oggetto di esenzione non dev’essere, tuttavia, superiore a 2000 cc (benzina, benzina/gpl, benzina/metano) e a 2800 cc (diesel). Se con motore elettrico la potenza non deve superare 150 kW;
- dei veicoli di interesse storico iscritti negli appositi registri (ovvero ASI, FMI, Storico Fiat, Lancia e Alfa Romeo), nonché i veicoli ultratrentennali non adibiti a uso professionale. I veicoli con anzianità di immatricolazione compresa tra i 20 e i 29 anni in possesso del certificato di rilevanza storica, invece, godono di una riduzione del 50%.
Vi sono, inoltre, altre categorie che possono beneficiare dell’esenzione dal pagamento del bollo auto. Si tratta di:
- autoveicoli del Presidente della Repubblica e quelli in dotazione permanente del suo Segretario generale;
- veicoli di ogni specie in dotazione fissa dei Corpi armati civili e militari dello Stato e della Protezione civile;
- veicoli esclusivamente destinati, per conto dello Stato, delle Regioni, delle Province e Comuni o di associazioni umanitarie, al servizio di estinzione incendi e di protezione civile;
- autoveicoli degli agenti diplomatici e consolari, regolarmente accreditati in Italia, a condizione di reciprocità di trattamento;
- gli autobus adibiti a trasporto pubblico di linea;
- le autoambulanze;
- i veicoli per il carico, lo scarico e la compattazione dei rifiuti solidi urbani e/o adibiti allo spurgo dei pozzi neri;
- i velocipedi con motore ausiliario, i motocicli e le motocarrozzette leggere degli invalidi per qualsiasi causa.
In ogni Regione, poi, sono previste determinate categorie esentate dal pagamento del bollo auto, diverse in ognuna di esse.