Un condominio che aveva stipulato un contratto Energia plus decennale con una Esco si vede recapitare una serie di bollette aggiuntive per oltre 30mila euro. Il motivo, ovviamente, è l’aumento dei prezzi del gas. Si può contestare, ci chiedono? Ci aiuta Valentina Masciari di Konsumer Italia
Caro Salvagente, abito in un condominio che ha stipulato con una società ESCO un contratto Energia plus decennale ai sensi del DLGS 115/2008. Quest’anno a consuntivo della stagione ci ha recapitato due fatture aggiuntive dell’importo di 13.433 e 17.328 euro per un totale di 30.761 euro giustificandole con l’aumento del gas metano. Il preventivo pagato dai condomini per l’anno 2021/22 è stato di 53.732 euro con un aumento del 57% sul costo stimato. Ci è stato calcolato il prezzo del metano 179,44 al MWh (il prezzo ARERA a fine stagione era molto inferiore). Quando ho chiesto che ci venissero documentati questi costi aggiuntivi la società ci ha risposto che non è tenuta a fornirci le fatture di fornitura del metano. È legittima questa posizione? Potremmo contestare questa richiesta anche per via giudiziaria?
Vi ringrazio in anticipo.
Carlo Milanesi
Caro Carlo, nell’emergenza legata alle bollette e agli aumenti che tutti i fornitori stanno riservando agli italiani, un capitolo nuovo è quello delle Esco, le società che in questi anni hanno fatto contratti con migliaia di famiglie per affrontare lavori di efficienza energetica in cambio di un recipero sulle bollette. Abbiamo chiesto a Valentina Masciari, responsabile utenze di Konsumer Italia, di aiutarci a capire cosa accade in questi casi.
Credo sia necessario, per chiarezza, cercare di spiegare, in modo sintetico, in cosa consiste il contratto Energia Plus.
Tale tipologia di contratto, introdotta dal Decreto Legislativo n. 115/2018, in attuazione alla direttiva europea 2006/32/CE, relativa all’efficienza degli usi finali dell’energia e i servizi energetici, ha come fine di contribuire al raggiungimento del risparmio energetico di condomini ed edifici privati, ed è assimilabile alla locazione finanziaria ai fini delle detrazioni fiscali.
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Con il contratto energia Plus, in pratica  viene affidato a un terzo il compito di progettare, valutare ed effettuare i lavori necessari per il raggiungimento di un certo livello di risparmio energetico ma anche l’esecuzione dei successivi interventi necessari.
Sarà l’impresa terza, quindi, a sostenere i costi per la realizzazione degli interventi, dietro pagamento, a rate, da parte del cliente, dell’importo prestabilito in sede di stipula del contratto.
Trattasi quindi, di un contratto di rendimento energetico,  che ha tra gli obiettivi la riduzione dei consumi energetici in tal caso del condominio e viene stipulato, in genere, quando si vuole riqualificare energeticamente un edificio, anche mediante investimenti nella sostituzione degli impianti esistenti e con interventi strutturali sull’immobile.
La durata minima di tali contratti è pari a un anno,  mentre il termine massimo è di 10 anni, fatta salva sempre la possibilità di stabilire un termine più lungo,  a specifiche condizioni.
A farsi carico del costo dell’investimento e dei lavori è il contractor, ovvero l’impresa con la quale è stato stipulato il contratto e il cliente avrà il vantaggio di dilazionare la spesa negli anni. Caso tipico è proprio quello del condominio, come esposto dal sig. Milanesi, in cui c’è la necessità di effettuare dei lavori ma, ci  si scontra con la poca disponibilità finanziaria di alcuni dei condomini.
Sulla problematica in particolare esposta dal sig. Milanesi, posso dire che sicuramente, uno dei punti meno chiari di questi contratti, è la corretta informazione sui costi complessivi richiesti dalle società che erogano questo servizio e sugli oneri dovuti in caso di stipula di un contratto per la fornitura.
Quindi, anche se è certo che i costi della fornitura gas sono aumentati, ritengo che tutto dipenda dal contratto sottoscritto e che allora,  sia anche giusto visionare più che altro il contratto stipulato con questa società , la quale probabilmente non è più in grado di sostenere gli impegni iniziali, a causa di tali aumenti.
Comunque, essendo l’amministratore che deve fare gli interessi del condominio, è questa la figura deputata a verificare tutte le clausole e a capire se viene rispettato l’accordo e in caso contrario, intervenire per porre dei correttivi che tutelino il condominio.