I laghi alpini sono l’indice del cambiamento climatico

LAGHI ALPINI

I laghi alpini sono importanti rivelatori del cambiamento climatico: ci dicono come gli animali si adattano e quanto l’uomo influisce sul climate change

I laghi alpini possono dire molto anche su come gli animali di acqua dolce resistono a questi cambiamenti e su qual è lo sfruttamento dell’uomo. Infatti, si può verificare qual è l’impatto dell’uomo e delle attività produttive nell’ambiente e dare le proprie conclusioni. In questo modo, si possono predisporre bonifiche e quant’altro.

L’estate 2022 si è presentata con un caldo record, ma anche con fenomeni di siccità localizzati soprattutto nel Nord Italia. I laghi e i fiumi si sono via via ritirati, facendo emergere le zone che prima erano sott’acqua. Questo cambiamento ha comportato diversi fenomeni, che fanno capire in quale situazione ci troviamo e cosa ci si può aspettare dal prossimo futuro.

Anche nei fiumi principali – come il Po – si è riscontrato questo fenomeno. I fiumi, però, hanno una composizione diversa dai laghi. Infatti, ci sono dei punti dove c’è meno acqua e punti dove ne passa di più, in base alla conformazione geografica del territorio che è andata stratificandosi nel corso dei secoli.

Anche i fiumi sono un indicatore importante, ma concentrarsi sui laghi alpini ha il vantaggio in più di rendere facile il confronto tra il prima e il dopo. Infatti, il lago ha come fonti di approvvigionamento i ghiacciai e le precipitazioni. Un fiume come il Po, invece, può contare su diversi affluenti.

Quali sono i laghi monitorati dal Cnr

Quali sono i laghi alpini più importanti quando si parla di cambiamento climatico?

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Uno studio del Cnr Istituto per lo Studio degli Ecosistemi di Verbania Pallanza del 2017 ha evidenziato quali sono i laghi alpini che fanno da cartina tornasole per i cambiamenti climatici. In Italia, oltre ai laghi alpini d’alta quota, c’è la zona dei grandi laghi – Maggiore, Orta, Lugano, Como, Iseo, Garda – e i laghi vulcanici del Centro Italia. Per completezza di studio, il Cnr ha verificato anche laghi minori, depositi di acqua nei parchi naturali e fiumi.

Laghi alpini: perché si studiano loro per il cambiamento climatico

I laghi alpini sono considerati una soluzione semplice per capire come funziona il cambiamento climatico per una serie di motivazioni scientifiche. Quali sono?

1. Il numero dei laghi

Quando si tratta di laghi alpini, è semplice fare un confronto anche scientifico, perché ci sono diversi laghi nello stesso territorio. Il gran numero sulle Alpi è molto utile per gli scienziati per raccogliere dati e capire cosa sta succedendo. Per esempio, se ci sono due laghi che sono sotto al livello precedente di acqua, ma uno ne ha persa meno rispetto all’altro, allora è più semplice capire il perché di questo fenomeno. Infatti, sarà intervenuto qualcosa di esterno che avrà causato questa differenza, come può essere l’intervento umano.

2. I laghi permettono di studiare fauna e società

Un lago ̬ una fonte di vita. Per questo, gli studiosi possono verificare quanto avviene in superficie Рquali specie animali vivono, le forme di turismo e quelle didattiche Рe quanto avviene invece nel lago Рquanti pesci ci sono, di quale specie, se incide e quanto la pesca. Questi dati sono quindi molto utili per capire cosa sta succedendo.

3. I cambiamenti climatici incidono profondamente sulla qualità della vita

Questo non avviene solo alle persone. I cambiamenti climatici incidono profondamente anche nella vita sott’acqua e per gli animali che si trovano nelle vicinanze del lago. Quindi, si possono verificare quali sono le soluzioni adottate dalla natura per permettere la vita di questi animali. Non tutti sono in grado di adeguarsi ai cambiamenti e questo rende tutto più difficile da gestire, anche per loro.

In più, ci sono delle soluzioni adottate dagli animali che, se sono efficaci, possono essere utilizzate anche dall’Uomo. Infine, anche quando queste soluzioni non sono efficaci, sono comunque materia di studio. Infatti, si può verificare quali sono le specie a rischio e, di conseguenza, capire se ci sarà scarsità di cibo e di acqua e con quali numeri.

4. Si possono studiare le catene alimentari

Le catene alimentari sono importanti, perché rendono immediatamente visibili i cambiamenti. Se ci sono meno alghe, un pesce molto piccolo, erbivoro, andrà a cercare altro. Quindi, questo suo cercare altro rappresenta una mancanza che gli studiosi possono analizzare. È aumentata la popolazione dei pesci? È diminuita la proliferazione delle piante? E perché?

Effetti diretti e indiretti

I laghi alpini mostrano effetti diretti e indiretti quando si parla di cambiamenti climatici. Ci sono dei segnali che sono considerati inequivocabili dagli esperti. Ecco quali sono e i loro effetti.

Segnali

I segnali che un lago può mostrare sono diversi. Quali sono? Prima di tutto, c’è il riscaldamento delle acque, che si può verificare molto facilmente con gli strumenti adeguati usati dagli esperti. Anche la riduzione del livello e della superficie del lago fa pensare che qualcosa non va. In alcuni periodi dell’anno, il lago si ghiaccia. Anche la qualità di questo ghiaccio e la sua estensione sono dei segnali che vengono valutati.

Tra gli altri segnali c’è l’eutrofizzazione – cioè il meccanismo con cui il lago cerca di ottenere sostanze nutritive attraverso processi chimici naturali – fioriture di alghe, produttività e la presenza della biodiversità.

Effetti diretti

Quali sono gli effetti diretti? Il più significativo è la formazione di laghi più piccoli, che vanno a scomparire di lì a poco. La velocità con cui evaporano questi laghi dipende molto dall’aumento delle temperature, che causa la vaporizzazione.

I laghi diventano anche più instabili, con la forma e la composizione dell’acqua che cambiano nel corso del tempo. In più, come abbiamo visto, il lago va a cambiare anche a livello chimico, quindi la sua composizione può dare risposte anche sui cambiamenti climatici. Anche gli effetti sulla biodiversità sono evidenti.

Effetti indiretti

Gli effetti indiretti si chiamano così perché si possono misurare solo con strumenti specifici e non sono collegati direttamente al lago o a chi si trova nelle vicinanze. Infatti, gli effetti indiretti, per esempio, possono essere i cambiamenti di microclima all’interno della zona dei laghi.

Effetti a catena

Gli effetti a catena si basano su un singolo segnale e creano una catena di effetti a seguire. Per esempio, l’aumento della temperatura cambia la composizione chimica dell’acqua. Questa, poi, causa effetti diretti per gli animali che vivono nel lago. Il cambiamento di composizione chimica incide anche sulla fauna e sull’uomo.

Su questo agisce anche la riduzione della copertura di acqua dai ghiacciai. Infatti, se sulle prime il ghiacciaio, sciogliendosi, offre al lago grandi quantità di acqua, nel lungo periodo l’acqua che si scioglie – e che arriva al lago – diminuisce fino alla completa scomparsa del ghiacciaio.

L’aumento della temperatura va anche a degradare il permafrost, ridurre la copertura della neve al suolo – perché la neve si scioglie più in fretta – e a far arretrare i ghiacciai.

Le indicazioni da satellite

Secondo le indicazioni da satellite, nel 2100 potremmo ritrovarci senza ghiacciai, ma con circa 683 laghi. Questi laghi sarebbero validi per alcuni decenni o poco più, quindi tenderebbero a scomparire del tutto. I laghi sono esposti alla pressione globale, oltre al fatto che spesso sono meta turistica e non solo. L’impatto umano non va affatto sottovalutato.

L’analisi degli scienziati dell’Istituto di ricerca sulle acque del Consiglio nazionale delle ricerche evidenzia come alcuni passaggi naturali si siano presentati prima del solito. Infatti, la neve caduta in inverno si è sciolta molto prima, mentre i laghi hanno aumentato prima la loro temperatura, facendo quindi scattare tutte le reazioni a catena che abbiamo visto prima.

Le indicazioni da satellite offrono una fotografia di quanto sta accadendo. Infatti, i satelliti scattano delle foto alla Terra e gli scienziati possono usare quelle immagini per poter capire dall’alto quali sono i cambiamenti in atto. I risultati sono stati incredibili. Molti ghiacciai si sono letteralmente svuotati nel mondo e nell’arco alpino in particolare.

Infatti, il ghiacciaio e il lago che si prosciugano prendono il colore della terra sottostante, fino a svanire del tutto. Gli effetti positivi dei laghi si riducono con loro, accanto alla minor disponibilità di acqua.