Inchiostro per tatuaggi: cosa contiene e quali norme devono essere rispettate

tatuaggi

I tatuaggi fanno male alla salute? Dopo anni di giungla, l’Unione europea si è dotata di un regolamento per cominciare a vietare inchiostri nocivi, che tuttavia circolano ancora clandestinamente senza controlli. Ecco come tutelarsi. 

 

Tatuiamo la pelle per svariate ragioni. Per gusto estetico, per superare un trauma, affrontare un dolore e raggiungere uno stato di piacere. O per puro esibizionismo da sfoggiare sui social. Ma anche per raccontare una storia, o la nostra storia narrata sulla pelle. Il tatuaggio però è anche un business. La scelta va fatta con cura, con igiene, proteggendo la salute del nostro corpo e valutandone le conseguenze.

 

Cosa contiene l’inchiostro per tatuaggi

Gli inchiostri per tattoo contengono, in genere:

  • Pigmenti e altri coloranti (di solito aggiunti in polvere);
  • Acqua;
  • Conservanti;
  • Tensioattivi;
  • Solventi;
  • Sostanze leganti.

Sostanze che includono metalli pesanti a lunga persistenza come il nichel.

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I composti organici contenuti negli inchiostri e nei coloranti si dividono in composti policiclici e composti azoici (i più dannosi).

Sostanze rinvenute anche nei trucchi permanenti e cosmetici.

 

I tatuaggi fanno male?

Queste sostanze sopraelencate certamente non fanno bene. Possono procurare allergie ma anche disturbi gravi.

L’Unione europea ha varato un Regolamento della Commissione Europea dal titolo Tattoo-REACH (dopo anni di giungla). Di conseguenza, molti degli ingredienti per tatuaggi sono attualmente vietati nei paesi dell’Ue ma sono utilizzati clandestinamente.

Il regolamento europeo è in vigore dal 4 gennaio 2022.

Pertanto, prima di compiere un passo così importante, sarebbe il caso di utilizzare i servizi dei saloni professionali e tatuatori professionisti e trasparenti. Evitare gli improvvisati sui social (fenomeno in aumento e fuori controllo) o tatuatori che non rilasciano fattura.

 

I tatuaggi a colori sono vietati?

No. L’Unione europea ha vietato alcuni ingredienti e pigmenti utilizzati negli inchiostri colorati, che finora erano utilizzati anche nel trucco permanente o per il microblanding per istoriare le sopracciglia.

Le norme europee vietano i pigmenti utilizzati nell’inchiostro colorato per tatuaggi che contengono isopropanolo.

Meglio inchiostri con certificazione europea. Sul sito dell’Agenzia europea ECHA trovate tutti i dettagli sulle normative e sui prodotti e sostanze vietati.

 

Il tatuaggio con finalità medica

La normativa italiana non è molto aggiornata. Basti pensare che un disegno di legge numero 771 è fermo da quasi 10 anni e vorrebbe vietare i tatuaggi e piercing sui minori di 18 anni senza il consenso di uno dei genitori o del tutore, a esclusione del piercing al lobo dell’orecchio.

Di particolare importanza è il tatuaggio con finalità medica, da applicare dopo interventi chirurgici invasivi. A tal proposito, nel 2021 il Consiglio di Stato ha annullato una circolare del Ministero della Salute che imponeva la pigmentazione dell’area del capezzolo ad esclusiva opera di un professionista sanitario in ambulatorio, accreditato o autorizzato (rilevante ai fini della rimborsabilità da parte del SSN) e che non possa essere eseguita in strutture non sanitarie e da personale non sanitario.

La marmorizzazione del corpo come alternativa al tatuaggio

Ultimamente sta prendendo piede una nuova tecnica alternativa al tatuaggio, la cosiddetta memorizzazione del corpo, un metodo di decorazione della pelle. È un’applicazione non invasiva di motivi colorati su diverse parti del corpo che utilizza acqua dentro cui vengono disciolti i tensioattivi. Sono colori acrilici sicuri per la pelle. Il vantaggio di questi colori è che sono sicure per la pelle ricoperta di colori neon luminosi e vernici fluorescenti. E sono facili da rimuovere.