Smog, com’è composto, come agisce sull’organismo e quali sono i livelli di inquinamento in Italia

smog traffico MILANO

Lo smog influenza negativamente la qualità dell’aria e può avere pesanti ripercussioni sulla nostra salute. Scopriamo nello specifico che cos’è lo smog e quali sono i livelli d’inquinamento in Italia

Che cos’è lo smog? 

La parola smog è frutto della combinazione di due parole, ossia smoke e fog, che letteralmente si traducono rispettivamente in fumo e nebbia. 

Per definizione, lo smog, conosciuto anche come nebbia scura o nebbia nera, è una forma d’inquinamento atmosferico che si forma a bassa quota, soprattutto nei grandi centri urbani e in prossimità di complessi industriali 

Questa nebbia è formata da piccolissime particelle, che provengono da varie fonti, in particolare dal traffico veicolare, dalle svariate attività industriali e anche dagli impianti di riscaldamento domestico. 

L’impatto che lo smog ha sulle nostre vite non è irrilevante, anzi è talmente forte da essere quasi preoccupante. 

Quali sono le cause che portano alla formazione dello smog? 

Le cause dell’inquinamento atmosferico e della costante presenza di smog nell’aria sono da attribuire principalmente alle attività quotidiane compiute dall’uomo, che di fatto favoriscono la diffusione di gas e polveri sottilissime nell’atmosfera. 

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Come accennato prima, la maggior parte dello smog prodotto deriva dal quotidiano traffico veicolare, dalle industrie e dagli impianti di climatizzazione installati negli ambienti domestici e non. 

La riduzione delle emissioni di CO2 nell’aria, oggi è una tematica tanto attuale quanto sottovalutata, che dovrebbe essere presa maggiormente in considerazione in Italia, mediante l’applicazione di azioni efficaci ed incisive. 

Quali sono le possibili conseguenze dello smog sulla salute umana? 

Lo smog presente nell’aria può avere delle pesanti ripercussioni sulla salute dell’uomo. 

Immettendo aria inquinata nei polmoni, aumenta per le persone il rischio di sviluppare patologie a carico dell’apparato cardiocircolatorio, di tipo respiratorio e legate al sistema immunitario. 

Ma non solo, alcuni studi scientifici hanno dimostrato che in presenza di eccessivi picchi di smog, è possibile addirittura sviluppare malattie della pelle, infezioni delle vie urinarie e insufficienza renale.

Quali sono i livelli d’inquinamento in Italia? 

I dati relativi alle percentuali di inquinamento delle città d’Italia sono parecchio allarmanti.

Da uno studio che è stato effettuato da Legambiente sui livelli d’inquinamento in Italia nel 2021, è emerso che: 

“Su 102 capoluoghi di provincia analizzati, nessuno è riuscito a rispettare tutti e tre i valori limite suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ossia una media annuale di 15 microgrammi per metro cubo (μg/mc) per il PM10, una media di 5 μg/mc per il PM2.5 e 10 μg/mc per l’N02. In particolare ben 17 sono le città con i valori più alti di polveri sottili, ovvero che superano i valori OMS per più del doppio con Alessandria che nel 2021 ha registrato una media annuale di PM10 pari a 33 µg/mc rispetto al limite OMS di 15 µg/mc; seguita da Milano con 32 µg/mc, Brescia, Lodi, Mantova, Modena e Torino con 31 µg/mc. 11 quelle più inquinate da PM2.5 che superano di oltre 4 volte i valori OMS con le criticità maggiori registrate a Cremona e Venezia (media annuale 24 µg/mc contro un valore OMS di 5 µg/mc) e ben 13 le città più inquinate da biossido di azoto – NO2 – ovvero che superano il limite per più di tre volte con Milano e Torino in forte sofferenza. Il capoluogo lombardo nel 2021 ha registrato una media annuale di 39 µg/mc contro un valore OMS di 10 µg/mc, mentre la città di Torino (37 µg/ mc)”

Ciascun cittadino può fare la propria parte per contribuire a ridurre le emissioni di CO2, ad esempio effettuando i propri spostamenti quotidiani con biciclette o mezzi elettrici, ma anche scegliendo prodotti a km zero e utilizzando gli impianti di climatizzazione in modo adeguato. 

Tuttavia, c’è un’altra importante considerazione da fare, affinché i cittadini possano ridurre drasticamente il loro impatto sull’ambiente, è necessario che i governi nazionali e regionali prendano seriamente in considerazione la gravità della situazione e si adoperino quanto prima per mettere in atto interventi strutturali, che favoriscano la mobilità sostenibile.