La carne sintetica e il cibo da laboratorio sarà il futuro alimentare?

CARNE SINTETICA

Il mercato della carne e dei cibi sintetici ha un tasso di crescita annuo  pari al 6,9% e potrebbe fatturare 750 miliardi entro il 2027. Ma cosa si intende con questo termine? Quali sono i pro e quali i contro?

La rivoluzione alimentare passa dalla creazione del cibo sintetico creato in laboratorio. La carne sintetica è già una realtà. Non proviene dalla macellazione di animali vivi, ma è prodotta in laboratorio a partire da serie di cellule animali coltivate e alimentate con sieri che contengono tutti i nutrienti di cui le cellule hanno bisogno. Le cellule originali sono prese da un tessuto muscolare dell’animale vivo e si lasciano moltiplicare in laboratorio. Alla Scuola di specializzazione in scienze e tecnologie dell’informazione dell’Università di Tokyo stanno già lavorando alla realizzazione, entro il 2025, di una bistecca di 2cm di spessore. Il professor Shoji Takeuchi ed il suo team, sono riusciti a ricreare la muscolosità e la consistenza della bistecca, grazie a un intervento di medicina rigenerativa e l’aggiunta di vitamina C, che favorisce la maturazione della fibra muscolare. La cultured meat, letteralmente carne coltivata, rappresenta il primo passo verso la creazione di cibo sintetico realizzata senza uccidere animali, riducendo le emissioni di CO2 e l’uso del suolo. Rappresenta un business in crescita e già una realtà in qualche parte del mondo; in un ristorante di Singapore è stato dato il via libera all’utilizzo della carne sintetica, realizzata interamente in laboratorio. E sulla sostenibilità degli alimenti si discute anche alla Commissione Europea, alla quale l’organizzazione Safe ha chiesto di fare chiarezza sulla presenza degli additivi naturali o artificiali presenti negli alimenti, a partire dall’etichetta.

Il business dei cibi sintetici

La carne non è il solo alimento creato a tavolino, nella grande famiglia di cibi sintetici troviamo anche la farina di insetti ed alimenti più conosciuti, a cui ormai siamo abituati, come i cibi senza lattosio o glutine e quelli arricchiti di vitamine e minerali. Alimenti modificati che fanno parte di un mercato che nel mondo ha raggiunto i 500 miliardi di dollari.

L’Area studi Mediobanca, ha stilato un report sui cibi funzionali stimando un tasso di crescita medio annuo, in questo settore, del 6,9% che porterebbe il comparto a 750 miliardi di dollari nel 2027. All’incremento del business degli alimenti modificati prendono parte, ovviamente, anche il comparto delle proteine alternative, ovvero, della carne derivata dai legumi e quella sintetica creata in laboratorio, fino all’impiego alimentare degli insetti e delle alghe. Secondo Mediobanca tutti questi segmenti dovrebbero passare entro il 2035 dall’attuale 2% all’11% del mercato complessivo delle proteine, per un valore globale di 290 miliardi di dollari.

Il dibattito sul futuro alimentare

La questione dei cibi sintetici e soprattutto della carne creata in laboratorio crea pareri discordanti. I fautori vedono nella carne sintetica una risposta all’aumento di quantità di carne che sarà necessaria in futuro considerando l’aumento della popolazione, nonché una chiave di svolta nella riduzione dei gas serra prodotti dagli allevamenti intensivi.

Ad oggi, le emissioni di gas serra complessive del settore agricolo corrispondono al 7%. I detrattori, invece, sostengono che la strada da seguire è investire in allevamenti sostenibili adottando misure pensate per raggiungere gli obiettivi di riduzione come ad esempio, sostituire i foraggi utilizzati per alimentare il bestiame con concentrati a ridotta base proteica. Intervenire sulle deiezioni, stoccandole o recuperando biogas. Utilizzare fertilizzanti organici o a minore contenuto di azoto.

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Sempre in un’ottica di sostenibilità ambientale e di utilizzo consapevole delle risorse, si lavora all’introduzione nel comparto alimentare delle farine di insetti, si stima che nel 2023 l’industria mondiale degli insetti raggiungerà un valore di circa un miliardo di dollari. Ma l’alimentazione sintetica non si ferma alle proteine, alcune start up americane stanno lavorando sui processi di fermentazione dei lieviti che potrebbero portare alla produzione sintetica di miele, albume d’uovo e latticini.