Un nostro lettore non è riuscito a presentare l’autodichiarazione nei tempi previsti per il bonus 200 euro di luglio. Molti sono i lavoratori dipendenti a trovarsi in questa situazione. Ecco cosa ci ha risposto l’Inps
Buongiorno,
per serissimi problemi di salute mi sono dovuto assentare dal posto di lavoro e non ero a conoscenza che avrei dovuto presentare autodichiarazione alla mia azienda per avere diritto al bonus 200 euro. Morale: ho perso la possibilità di vedermi accreditato il bonus di 200 euro per dipendenti a luglio. Premetto che rispetto tutti i criteri di reddito per ottenerlo.
Ora mi chiedo se vi è la possibilità di poterlo recuperare in qualche modo ad esempio in sede di presentazione del prossimo 730/2023 o in altro modo.
Confido in una vostra risposta
P.D’A.
Il quesito del nostro lettore riguarda molte persone. Abbiamo chiesto all’Inps una risposta e l’ufficio stampa dell’Istituto ci ha fornito questi chiarimenti:
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In relazione al quesito posto, si ricorda che la norma (art. 31 DL 50/22) così prevede:
Ai lavoratori dipendenti di cui all’articolo 1, comma 121, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, (…) è riconosciuta per il tramite dei datori di lavoro, nella retribuzione erogata nel mese di luglio 2022, una somma a titolo di indennità una tantum di importo pari a 200 euro.
(…)
Nel mese di luglio 2022, il credito maturato per effetto dell’erogazione dell’indennità di cui al comma 1 è compensato attraverso la denuncia di cui all’articolo 44, comma 9, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, secondo le indicazioni che saranno fornite dall’Istituto nazionale della previdenza sociale.
Pertanto, il pagamento è stato possibile nel solo mese di luglio (o giugno, si veda in tal senso la circolare 73/22), poiché l’Istituto, una volta ricevute le denunce di tali mesi, dovrà predisporre e gestire i pagamenti a domanda e d’ufficio, al fine di evitare duplicazioni ed effettuare i relativi controlli.
Al momento, in assenza di una diversa disposizione normativa, non si può accogliere la possibilità di un pagamento in una mensilità successiva a quella di luglio.
Tuttavia, l’Istituto sottoporrà al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali la problematica, al fine di poter individuare una soluzione a tale criticità.