10 cibi difficili da digerire secondo le credenze popolari (a volte sbagliate)

CIBI DIFFICILI DA DIGERIRE

Dall’aglio ai latticini passando per le fritture. Non tutti gli alimenti sono uguali e su alcuni pesano i sospetti di essere cibi difficili da digerire, impegnativi per il nostro stomaco. Non sempre però le nostre convinzioni sono giustificate

In una dieta sana ed equilibrata non ci sono degli alimenti vietati, in quanto si può mangiare di tutto ma con la giusta moderazione.

Però occorre precisare che non tutti gli alimenti sono uguali: alcuni sono molto impegnativi per il nostro stomaco, allungando i tempi di digestione e riscontrando problemi di reflusso o danni all’intestino.

Conoscere quali sono questi alimenti è molto importante, in modo da comprendere al meglio a cosa si va incontro. Vediamo dunque una lista di 10 alimenti difficili da digestire, per conoscerli ed evitarli.

1. L’aglio e la cipolla

Sia l’aglio che la cipolla sono due alimenti ricchi di nutrienti utili per la salute del nostro organismo.

L’aglio intero, per esempio, contiene delle molecole che posseggono alcune attività che però vengono  perse se alcuni enzimi presenti si liberano quando lo schiacciamo oppure lo tagliamo. Quando accade questo fenomeno si forma l’allicina che ha una serie di attività interessanti fra cui è certamente un discreto antibiotico che può essere utile per farci stare meglio a livello ad esempio intestinale o gastrico. Se desideriamo che altri effetti protettivi, dovuti ad altre molecole, allora è il caso di ingoiare coraggiosamente un “bulbillo” intero senza masticarlo così che l’enzima non possa agire e faremo arrivare integre queste molecole nel nostro stomaco.

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E anche vero che un eccessivo consumo di aglio, per la presenza di molte molecole solforate che contiene (potenziali composti antitumorali), dà vita a odori pungenti che il nostro organismo emana e che elimina con l’alito o addirittura con il sudore. Questo è un effetto indesiderato più che altro di tipo sociale che si può bilanciare consumando del prezzemolo appena colto con l’aglio e questo giustifica perché alcune preparazioni l’accoppiata prezzemolo e aglio non crea grossi problemi nel consumare ad esempio una branzino all’acqua pazza. Chi ha delle problematiche a livello gastrico o della digestione farebbe bene ad evitare il consumo di aglio per non irritare questo tratto del sistema digerente. Pur essendo blando l’effetto ipotensivo dell’aglio, sarebbe opportuno che anche chi fa uso di farmaci antiipertensivi consulti il proprio medico prima di utilizzare ad esempio un integratore a base di estratto di aglio.

2. I latticini

I latticini sono tra gli alimenti che maggiormente possono causare dolori addominali e senso di pesantezza. Questo a maggior ragione quando si è intolleranti al lattosio, e dunque non si ha l’enzima che permette la digestione del latte e dei suoi derivati.

In caso di questa problematica, si consiglia di sostituire questi alimenti con quelli senza lattosio e di origine vegetale.

3. I formaggi grassi

Inoltre i formaggi grassi possono creare delle difficoltà digestive anche verso chi non possiede l’intolleranza, in questo caso è meglio prediligere formaggi semplici e più magri, come ad esempio la mozzarella, la ricotta e il grana.

4. Le fritture

Le fritture sono senza dubbio tra gli alimenti più gustosi ma anche quelli sui quali si appuntano fin troppe ombre.

Questo tipo di cottura permette, però, di digerire alimenti disidratati, e anche più simili all’alimento crudo, per cui più aggredibili dagli enzimi gastrici. Se non ci sono grassi in eccesso la digestione non rallenta eccessivamente e addirittura si osserva una positiva azione sulla cistifellea che con la sua bile permette di digerire i fritti. La frittura stressa l’olio utilizzato molto più del cibo che si frigge per cui occorre sempre tenerlo pulito, evitare che si formino i residui carboniosi che rendono il fritto scuro o poco gradevole alla fine della seduta di cottura. L’aggiunta di olio fresco mentre si frigge non è la migliore idea perché l’olio vecchio accelererà i processi di stress dell’olio aggiunto, in altre parole agisce come il Lucignolo di Collodi trascinando sulla cattiva strada anche il buon Pinocchio. Infine, ricordiamo che la scelta della frittura al salto, poco olio e prodotti appoggiati nella padella, oppure per immersione dipende da vari fattori da valutare. Quella al salto è preferibile per cibi dolci, graffe ad esempio, ma anche per molti alimenti salati mentre quella a immersione è una frittura che prevede abbondante olio e da vita a fritti in generale più croccanti.

5. I broccoli, i cavoli e le verze

I broccoli, le verze e i cavoli possiedono notevoli sostanze nutritive per il nostro organismo, tanto da essere indicati come anticancerogeni.

Un po’ tutti i broccoli non danno problemi di sorta, purtroppo il loro consumo paga las convinzione che siano difficili da digerire, mentre  è un alleato dell’intestino, grazie alla grande quantità di fibre insolubili che contiene. .

6. Gli alimenti sott’olio e sott’aceto

Gli alimenti sott’olio e sott’aceto vengono considerati tra i più difficili da digerire, in quanto ci impiegano oltre otto ore. Dunque è bene mangiali ma con moderazioni in quanto possono creare non pochi problemi al nostro sistema digestivo.

7. L’alcol

L’alcol crea difficoltà digestive e il reflusso, per questo è bene dosarne la quantità senza eccedere. In particolare andrebbe limitato la sera, poiché fa lavorare molto il fegato durante le ore di sonno.

8. I legumi

I legumi sono vittime di un vecchio “anatema” che oramai non è più giustificato. Contengono una quota di carboidrati, nelle lenticchie crude si arriva al 60% che diventano il 20% se le lessiamo, nei fagioli bolliti se ne trovano il 26% , con appena l’1% di grassi, i ceci  ne contengono circa il 6%, ma è il loro apporto in fibre ad essere molto interessante perché aiuta a digerire e a rendere l’intestino più efficiente. Fra gli zuccheri che troviamo vanno ricordati gli oligosaccaridi i cui nomi stachiosio, raffinosio e verbascosio fanno da soli già venire mal di pancia. Naturalmente i vecchi problemi legati alla fermentescibilità di queste fibre da parte del nostro microbiota creavano alcuni imbarazzi “socialmente perseguibili” per cui specialmente i fagioli venivano relegati in angoli della tavola così da evitare problemi digestivi. Oggi la selezione naturale di legumi, specie fagioli, che non contengono alcuni carboidrati in maniera così elevata permette di eliminare questi seri imbarazzi riammettendoli nel menù. Le nuove varietà, del tutto naturali, sono prive di zuccheri fermentescibili e permettono di godere del sapore e dei vantaggi salutistici dei legumi senza dovere temere null’altro che di dimostrare un eccessivo piacere nel gustarli. Questo passo in avanti ha consentito di ritrovare i legumi nelle insalate, come contorni anche per piatti di carne, di rivederli addirittura come creme spalmabili, ma il lavoro più importante che occorre fare è quello di renderli coprotagonisti nella dieta mediterranea alla pari di olio, frutta e verdura.

9. Le carni grasse

Anche le carni grasse e gli insaccati possono risultare difficili da digerire, causando anche problemi all’intestino, come la flatulenza. Preferire dunque carni magre, come ad esempio il pollo e il tacchino.

10. Pizza e patatine

Le patatine sono un alimento ad alto indice glicemico e fanno inutilmente aumentare la glicemia inoltre sono molto salate e questo comporta che l’arsura diventa sempre più insopportabile. Lo stesso trancio di pizza, ricco di zuccheri semplici, da gli stessi effetti delle patatine e inoltre la pizza è spesso arricchita in grassi, o con farcie molto abbondanti (salumi, formaggi etc.) che però rallentano la digestione. Il trancio così si trasforma magicamente nel meno gradito mattone che sistemandosi sullo stomaco rallenta lo svuotamento gastrico. Ricordate anche che trancio e patatine spesso si accompagnano con una bibita gasata che rende il pranzo ancora meno salutistico e salutare specie per i più piccoli