Lo studio belga: nel sangue degli abitanti di Spinetta Marengo Pfas 10 volte oltre la norma

PFAS

La produzione di Pfas nel polo chimico Solvay di Spinetta Marengo, vicino Alessandria, è da anni al centro di proteste da parte dei cittadini. Sversamenti e contaminazioni ambientali sono state dimostrare in più occasioni, e un recente studio belga rivela la presenza massiccia degli interferenti endocrini nel sangue degli abitanti.

 

Lo studio è stato commissionato dalla tv nazionale belga Rbtf in collaborazione con gli scienziati del policlinico universitario di Liegi. Secondo i dati analizzati in laboratorio, la concentrazione media di Pfoa, l’acido perfluoroottanoico, sostanza cancerogena e vietata dal 2009, è cinque volte superiore la norma in chi abita nei pressi dello stabilimento (10,20 microgrammi per litro contro 1,9). in alcuni casi i valori arrivano ad essere quasi 10 volte superiori alla media della zona, pari a 39,19 microgrammi per litro negli abitanti di Spinetta rispetto ai 4,08 degli abitanti di Alessandria. Le analisi sono state condotte su 51 cittadini volontari, tutti residenti vicino lo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo.

Il comitato Stop Solvay: “Chiudere il polo”

Intervistata dal Fatto quotidiano, Viola Cereda, attivista e portavoce del comitato Stop Solvay, racconta: “I risultati delle analisi hanno solo confermato un sospetto che coltiviamo da ormai vent’anni: io stessa ho accettato di sottopormi al prelievo e anche nel mio sangue sono state rilevate tracce di Pfas, sebbene per motivi di studio e lavoro io non abbia soggiornato sempre nei pressi del polo Solvay. Questo fa capire in maniera allarmante quanto il problema sia radicato, frutto di sostanze che permangono nell’ambiente e nel fisico per un periodo tanto lungo quanto pericoloso”,  “Oggi esistono finalmente prove oggettive contro l’azienda: chiediamo approfondimenti, analisi a più ampio raggio e la chiusura del polo chimico. Faremo di tutto per sensibilizzare la politica rispetto al tema dell’esposizione ai Pfas, anche con un’assemblea pubblica che organizzeremo a settembre”.

L’ordinanza della nuova giunta

Intanto, la nuova giunta di centrosinistra del sindaco Giorgio Abonante ha emanato un’ordinanza che impone alcune misure precauzionali per le aree abitative limitrofe al polo chimico, in particolare le cantine, a fronte della presenza nell’aria di composti organo-clorurati rilevata da un’indagine Arpa. Areare il più possibile gli ambienti, evitare di soggiornarvi per lunghi periodi, evitare le manutenzioni e la custodia nei locali di sostanze chimiche a rischio. Questi i consigli per minimizzare i rischi.