Trasporti eccezionali, cosa prevede la normativa per circolare in sicurezza

trasporti eccezionali

Le nuove linee guida sui trasporti eccezionali e sulle condizioni di circolazione sono state rimandate al 2023, ma visti i ritardi nella manutenzione, è importante trasportare in sicurezza. Ecco come

 

Il decreto Aiuti è stato uno degli atti finali del governo Draghi, prima di rovinare definitivamente. In extremis sono stati stanziati fondi a sostegno dell’autotrasporto e dei trasporti eccezionali, un settore provato dal caro carburanti e dalla crisi energetica. Governo e maggioranza hanno incluso anche i trasporti eccezionali negli ultimi capitoli di spesa, per evitare di mettere in ginocchio il trasporto su strada nel pieno dell’esodo estivo.

Con il decreto è stata spostata, dal 31 luglio 2022 al 30 settembre 2023, l’adozione delle nuove linee guida sui trasporti eccezionali e delle condizioni di circolazione dei mezzi fino a 108 tonnellate.

Questa decisione è stata accolta con favore dal mondo delle imprese, dalle società che gestiscono le infrastrutture e dagli stessi enti territoriali. I tempi erano troppo stretti per agire diversamente; avrebbero rischiato di paralizzare i trasporti in generale, e non solo quelli eccezionali. Il controllo e l’adeguamento alle linee guida di infrastrutture e manufatti, ad esempio, avrebbe obbligato l’Anas ad allineare alle nuove regole sui trasporti eccezionali i 18mila ponti che gestisce.

Le Commissioni dedicate del Parlamento hanno fatto chiarezza anche sulle modalità di esercizio del trasporto eccezionale con mezzi dotati di più assi (gli assi sono la coppia di ruote, per intenderci, le normali auto hanno 2 assi). Il Ministero dei trasporti ha ricordato che la mancata indicazione della possibilità di svolgere trasporti eccezionali con mezzi in possesso di più assi di quelli indicati, in molti casi ha spinto gli enti gestori o proprietari di strade ad “autorizzare i transiti in termini strettamente letterali”, impedendo di fatto alle imprese di utilizzare mezzi con più assi di quelli previsti e oggettivamente più sicuri per la tenuta delle infrastrutture.

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Le modifiche del 2021 e le critiche dal mondo industriale

L’adozione delle linee guida si è resa necessaria all’indomani della modifica apportata nel 2021 all’articolo 10 del Codice della strada con cui veniva vietata la possibilità di trasportare fino a un massimo di 108 tonnellate nei complessi di veicoli a 8 assi. Una scelta che aveva sollevato perplessità dal mondo dei trasporti e dell’industria. In quel periodo, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, aveva così commentato la norma che modifica le regole per i trasporti eccezionali contenuta nell’allora dl Infrastrutture:

“È stato uno scivolone, purtroppo doloroso, speriamo venga rimediato al più presto, perché francamente di problemi già l’industria italiana ne ha tanti, andarseli anche a cercare credo che non sia la strada giusta. Una strada che non va nella direzione della sostenibilità. Un fulmine a ciel sereno che speriamo venga rimediato al più presto”.

 

Trasporti eccezionali più esposti all’aumento dei costi

Secondo gli industriali, con le nuove regole approvate dal dl Infrastrutture del 2021, si moltiplicavano costi e traffico sulle strade. “Una norma – osservava Il Sole 24 Ore – che avrebbe impatti molto negativi sui settori manifatturieri direttamente interessati, dall’acciaio al trasporto di grandi travi di calcestruzzo o enormi blocchi di pietra”.

La norma prevedeva che non si possano effettuare trasporti eccezionali multicarico, se non nel caso di pezzi unici. Dunque quello che fino a oggi poteva viaggiare a bordo di un solo camion dovrebbe essere trasportato su più camion, con forti aumenti di costi e di traffico sulle strade.

“Se prima bastava un camion, ora per ogni carico le aziende saranno costrette a utilizzarne due o tre. Viaggi, costi ed emissioni saranno più del doppio”. Era insorto così anche il direttore generale di Federacciai, Flavio Bregant.

 

Più sicurezza per i trasporti eccezionali

Con il decreto fisco-lavoro di fine novembre 2021 il governo e il parlamento sono intervenuti ripristinando questa possibilità di trasporto, vincolandola, però, all’emanazione di specifiche regole. Regole che dovranno, tra l’altro, definire le modalità di verifica della compatibilità del trasporto in condizioni di eccezionalità con la conservazione delle sovrastrutture stradali, con la stabilità dei manufatti e con la sicurezza della circolazione, in coerenza, per altro, con quanto previsto da cosiddetto decreto Genova, approvato nel 2018 dopo il tragico crollo del ponte Morandi, che causò 43 vittime.

 

Nel Nord-Est fino a 54mila trasporti eccezionali all’anno

Ma come stanno le cose al momento? Nel solo Nord-Est si contano, al servizio della siderurgia, tra i 27mila e i 54mila trasporti eccezionali all’anno. Con l’approvazione del dl Infrastrutture sarebbero serviti 100mila camion per coprire questo fabbisogno.

Da un lato c’è una economia che viaggia e da tutelare, strettamente connessa alla produzione industriale. Dall’altro verso c’è una necessità di far viaggiare i trasporti eccezionali in sicurezza, considerando tutti i limiti delle strade e infrastrutture che spesso necessitano di manutenzione.

 

Trasporti eccezionali, cosa prevede la normativa per circolare in sicurezza?

Secondo la legge, si definiscono eccezionali, i trasporti di merci su strada con un automezzo che supera i limiti di sagoma, massa o sicurezza stabiliti dal Codice della strada.

I trasporti eccezionali in Italia sono regolati dall’articolo 10 del Codice della strada, il quale stabilisce che “è eccezionale il veicolo che nella propria configurazione di marcia superi, per specifiche esigenze funzionali, i limiti di sagoma o massa stabiliti negli articoli 61 e 62”.

Quindi, sono eccezionali i mezzi di trasporto che superano i 16,50 metri di lunghezza se auto o trattore con rimorchio o semirimorchio o i 18,75 metri se si tratta di camion costituiti da motrice con rimorchio. Superano una larghezza di 2,55 metri (2,60 metri nel caso di trasporti a temperatura controllata). Un’altezza di 4 metri e un peso di 18-20 tonnellate nel caso di veicolo isolato a due assi (22-24 tonnellate nel caso di convogli articolati da 3 a 5 o più assi).

Quando a essere superato è il peso, i veicoli eccezionali prendono il nome di mezzi d’opera.

 

Trasporti eccezionali: per essere sicuri, pagano di più di pedaggio

Il peso elevato dei trasporti eccezionali ha come risultato una maggiore usura dell’infrastruttura stradale e, per questo, i veicoli per i trasporti eccezionali sono soggetti al pagamento di particolari oneri stabiliti dall’articolo 34 del Codice della strada. Oneri che dovrebbero servire, assieme ad altri capitoli di spesa, a tenere viva la manutenzione delle strade.

I mezzi d’opera devono essere muniti, ai fini della circolazione, di apposito contrassegno comprovante l’avvenuto pagamento di un indennizzo di usura, per un importo pari alla tassa di possesso, da corrispondere contestualmente alla stessa e per la stessa durata.

Per la circolazione sulle autostrade dei mezzi d’opera deve essere corrisposta alle concessionarie un’ulteriore somma ad integrazione dell’indennizzo di usura. Tale somma equivale alla tariffa autostradale applicata al veicolo in condizioni normali, maggiorata del 50%, e deve essere versata insieme alla normale tariffa alle porte controllate manualmente.

 

Come ottenere le autorizzazioni per circolare?

Per la circolazione degli automezzi eccezionali sono necessarie particolari autorizzazioni che vanno richieste alle infrastrutture stradali almeno 15 giorni prima del viaggio, e una volta concesse devono essere conservate fino all’arrivo a destinazione.

I principali tipi di autorizzazioni per i trasporti eccezionali si dividono in:

  • Autorizzazioni singole (valide 1 mese e per un solo viaggio);
  • Multiple (valide per 3 mesi e per un numero limitato di viaggi);
  • Periodiche (valide da 6 mesi a 1 anno per un numero illimitato di viaggi).

Tra le limitazioni dei trasporti eccezionali ci possono essere restrizioni legate agli orari di percorrenza del tragitto (talvolta solo nelle ore notturne) e all’itinerario da seguire.

 

Si possono chiedere le autorizzazioni online

È possibile richiedere online nuove autorizzazioni con coinvolta Autostrade per l’Italia. Per questo servizio è disponibile il servizio TEonLine, cliccando sul seguente link: https://www2.autostrade.it/BVS/dummy.htm

È possibile ritirare le autorizzazioni in formato digitale.

 

Trasporti eccezionali e la scorta tecnica di sicurezza

Qualora il transito del veicolo eccezionale o del trasporto in condizioni di eccezionalità imponga la chiusura totale della strada con l’approntamento di itinerari alternativi, la scorta tecnica deve richiedere l’intervento degli organi di polizia stradale competenti per territorio che, se le circostanze lo consentono, possono autorizzare il personale della scorta tecnica stessa a coadiuvare il personale di polizia o ad eseguire direttamente le necessarie operazioni.

 

La scorta tecnica è obbligatoria quando si verifica almeno una delle seguenti condizioni:

  • Larghezza di corsia inferiore a 3 metri, quando il veicolo o il trasporto è eccezionale solo per la lunghezza o altezza;
  • Larghezza di corsia inferiore a 3,50 metri, se il trasporto è eccezionale anche in larghezza;
  • Veicolo o trasporto di larghezza superiore a 3 metri;
  • Veicoli o trasporti di lunghezza superiore a 25 metri;
  • Fascia di ingombro del trasporto superiore alla larghezza della corsia decurtata di 20 centimetri;
  • Carico sporgente anteriormente per più di 2,50 metri o posteriormente per più di tre decimi della lunghezza del veicolo;
  • Velocità del convoglio inferiore a 30 km/h (40 km/h nel caso di autostrade o strade extraurbane principali);
  • Corsia larga meno di 3 metri quando il trasporto è eccezionale solo per la lunghezza o per l’altezza;
  • Corsia larga meno di 3,5 metri quando il trasporto è eccezionale anche in larghezza;
  • Veicolo o trasporto largo più di 3 metri;
  • Veicolo o trasporto lungo più di 25 metri;
  • Carico sporgente anteriormente di 2,5 metri;
  • Carico sporgente posteriormente più di quattro decimi della lunghezza del veicolo;
  • Velocità del convoglio inferiore ai 30 km/h o inferiore ai 40 km/h su autostrade o strade extraurbane principali.

 

Segnaletica obbligatoria per i trasporti eccezionali

I veicoli e trasporti eccezionali devono viaggiare con tutte le luci accese e con i dispositivi di segnalazione direzionali accesi ad intermittenza.

Inoltre, devono essere dotati di pannelli segnaletici e dispositivi luminosi in funzione delle loro caratteristiche.