Arriva il Bonus asilo nido 2022. Ma nel Sud Italia, questi servizi per l’infanzia, e a sostegno dell’emancipazione all’interno dei nuclei familiari, sono ancora un lusso. E i soldi non c’entrano. Il problema è nel divario strutturale tra Mezzogiorno e Nord Italia. Si spera nel Pnrr
Cinquantuno anni fa il Parlamento istituiva gli asili nido comunali per bambini fino a tre anni. Quella legge istitutiva aveva lo scopo di provvedere alla temporanea custodia dei bambini, per assicurare una adeguata assistenza alla famiglia e anche per facilitare l’accesso della donna al lavoro nel quadro di un completo sistema di sicurezza sociale.
Un progetto normativo avveniristico in un tempo in cui crollavano finalmente le “certezze” sui vecchi sistemi sociali, ad esempio sui manicomi, con l’abolizione degli stessi grazie alla riforma Basaglia. Un’epoca in cui la figura della donna era ancora elegata al ruolo di mamma a tempo pieno.
Asili nido e servizi prima infanzia: divario ancora forte tra Nord e Sud Italia
Dopo mezzo secolo il concetto stesso di famiglia è mutato. La donna può finalmente emanciparsi. Anche l’uomo è chiamato alle sue responsabilità. L’asilo nido può rispondere alle esigenze delle famiglie e ai bisogni educativi e ludici dei più piccoli. L’emancipazione e le libertà si possono raggiungere con un sistema di welfare più adeguato ai giorni nostri. Peccato che, stando ai dati raccolti dall’Osservatorio povertà educativa #conibambini, il divario nell’offerta di nidi e servizi prima infanzia sul territorio nazionale sia ancora forte, soprattutto tra Sud Italia, aree interne e Centro-Nord. Secondo gli ultimi dati Istat, Nord Est e Centro sono al di sopra della copertura europea media di servizi per l’infanzia, pari al 33%. Il Nord Ovest è quasi in linea, mentre il Sud non va oltre il 14,5%, con Campania e Calabria addirittura all’11%.
I fondi del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) dovevano servire a colmare questa distanza, grazie ai 4,6 miliardi di euro complessivi disponibili per realizzare 228mila posti in più in Italia. Ma, secondo le ultime analisi, non sarà così, a causa delle divergenze strutturali tra Nord e Mezzogiorno d’Italia, a cominciare dall’accesso delle donne al mercato del lavoro.
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Bonus Asilo Nido 2022: come fare domanda
Molti enti comunali erogano benefici per famiglie meno abbienti o in difficoltà, col fine di incentivare le iscrizioni negli asili nido. Intanto, il governo ricorre a soluzioni tampone, come il Bonus asilo nido 2022. Questo beneficio è rivolto ai genitori di figli nati, adottati o affidati fino a tre anni d’età (compiuti nel periodo tra gennaio e agosto 2022) e consiste in un bonus per sostenere le spese per l’asilo nido o in un contributo per il supporto presso la propria abitazione, in caso di bambini impossibilitati a frequentare il nido, perché affetti da gravi patologie che compiono tre anni entro il 31 dicembre 2022.
Le domande possono essere presentate utilizzando il servizio online dedicato sul sito Inps oppure rivolgendosi ai centri patronati.
La domanda per il Bonus asilo nido deve essere presentata dal genitore che sostiene l’onere del pagamento delle rette scolastiche e deve indicare le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica, compresi tra gennaio e dicembre 2022, per le quali si richiede il beneficio. Per ottenere il contributo è necessario presentare la documentazione che attesta l’avvenuto pagamento delle singole rette.
La domanda di contributo per l’introduzione di forme di supporto domiciliare deve essere presentata dal genitore convivente con il figlio per il quale è richiesta la prestazione ed essere accompagnata da un’attestazione del pediatra che dichiari per l’intero anno l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido a causa di una grave patologia cronica.
Per usufruire del beneficio per più figli è necessario presentare una domanda distinta per ciascun bambino.
Come calcolare il bonus asilo nido e quanto si può ottenere
- Per un reddito dichiarato da 25.001 a 40.000 euro, il bonus ammonta a 2500 euro, erogabile in massimo 11 mensilità, con rate da 227,27 euro ciascuna;
- Per un reddito di oltre 40.000 euro, il bonus è di 1500 euro, erogabile in massimo 11 mensilità, con rate da 136,37 euro ciascuna.
- Se non si ha un Isee valido, al momento della domanda, verrà erogata la somma minima di 1500 euro.
Nel caso la mensilità del bonus superi la cifra erogata dall’Inps, verrà solamente rimborsata la rata dell’asilo nido.
Il Bonus copre il pagamento della retta, il bollo e il costo dei pasti relativi alla mensilità.