Amazon è spesso sotto accusa sul fronte diritti dei lavoratori e perché si sostituisce alle economie locali. Per questo la nostra lettrice Nella Zorzetto ha comprato da un portale italiano. Solo che il suo ordine è arrivato dentro un pacco Amazon. Ecco perché.
Negli anni, insieme allo strapotere commerciale conquistato a livello globale, Amazon ha visto crescere attorno a sé anche le critiche e le accuse. Su tutte, quelle che riguardano i pesanti ritmi di lavoro e il rispetto dei diritti dei lavoratori, come più volte raccontato dal Salvagente. Ma anche l’effetto negativo sulle economie locali, schiacciate e sostituite dal “paga meno, ottieni subito” di Amazon. Per questo, sono in tanti ad aver deciso di boicottare gli acquisti dal colosso di Seattle e rivolgersi altrove anche per le compere on line. Peccato, però, che anche senza volerlo e senza saperlo, a volte ci si può trovare a dare soldi ad Amazon.
La storia di Nella
È quello che è successo alla nostra lettrice Nella Zorzetto, che ci racconta la sua storia: “Cercando on line una centrifuga per insalata in acciaio, ho visto un’offerta proposta dal sito Klavius.it (portale di e-shopping che copre varie categorie merceologiche, dagli elettrodomestici, al fai da te, dalle modo all’abbigliamento, ndr). Bene, mi son detta, finalmente un sito italiano che propone tante cose che non sia l’onnipotente Amazon! Sì perchè mi sono proposta da tempo di non rivolgermi più ad Amazon perchè non è possibile che sia onnipresente in tutto e dappertutto” scrive Nella, che verifica che la sede legale del sito è a Cagliari, mentre quella amministrativa a Legnano. “Soddisfatta – continua la nostra lettrice – procedo con l’ordine di 4 pezzi per la cucina. Ieri arriva il corriere e rimango di stucco allorché mi consegna 2 pacchi di Amazon Prime. Sorpresa, gli dico che io non ho ordinato su Amazon e lui mi dice che sarà un regalo di qualcuno. Allora verifico di fronte a lui aprendo un po’ un pacco, ed effettivamente erano i miei 4 articoli divisi in due scatoloni.Quindi, “cornuta e mazziata” mi porto in casa il surplus di immondizia. Ma com’è sta storia?”.
La risposta: “Usiamo anche la logistica di Amazon”
Effettivamente, la sorpresa di Nella è anche la nostra, per tanto ci siamo messi sulle tracce dell’assistenza di Klavius. Dopo aver tentato inutilmente di parlare con un essere umano chiamando il numero di assistenza (solo voci preregistrate e menù automatici), inviamo una mail, e otteniamo risposta. “In conformità alle condizioni di vendita – ci scrive Viola L. del servizio clienti di Klavius – la consegna degli ordini effettuati dai nostri clienti, può avvenire anche attraverso servizi di logistica terzi, come Columbus, A&T Logistics o come nel suo caso, logistica di Amazon Shipping, oppure direttamente dal fornitore”. Dunque, klavius, nel caso della nostra lettrice, si è servita degli spedizionieri di Amazon, legittimamente. Per i boicottatori di Amazon, dunque, la vita è più difficile di quanto pensino.