Lavare il pollo aumenta del 30% il rischio di contaminare gli altri cibi

POLLO

Uno studio condotto dall’Università della North Carolina ha mostrato quanto sia pericoloso lavare il pollo nel lavandino: il piano della cucina e l’insalata accanto sono risultate contaminate. Ecco come prevenire il rischio

Lavare il pollo sotto l’acqua del lavandino o manipolare altri cibi dopo aver toccato petti e cosce aumenta del 30% la possibilità di contaminare i piani cottura e le altre vivande con i batteri presenti nella carne di pollame.

La conferma arriva da uno studio (“Studio osservazionale sull’impatto di un intervento sulla sicurezza alimentare sul lavaggio del pollame dei consumatori“) condotto dall’Universtià della North Carolina e pubblicato sul J Journal of Food Protection

La presenza di salmonelle e di E.Coli nella carne fresca di pollo è un pericolo sempre ricorrente come ha testimoniato anche il test condotto dal Salvagente e pubblicato nel numero in edicola sulla presenza delle cosiddette salmonelle minori (responsabili del 30% delle salmonellosi nel nostro paese) minori su petti e busti in vendita nei nostri supermercati.

Lo studio: ecco perché non si deve mai lavare il pollo

Lo studio condotto dall’università statunitense ha coinvolto trecento persone suddivise in due gruppi: 158 di controllo e 142 di trattamento. I partecipanti sono stati osservati mentre cucinavano cosce di pollo a cui era stato inoculato un ceppo di Escherichia Coli non patogeno DH5α e contemporaneamente preparavano un’insalata: i ricercatori hanno verificato se i soggetti avevano lavato il pollo, si lavavano le mani dopo averlo toccato e infine hanno misurato l’entità della contaminazione incrociata, ovvero la presenza del batterio nell’insalata e nei piani di lavoro della cucina.

Nel gruppo di trattamento (in cui i partecipanti erano stati sensibilizzati a non lavare il pollo) il 93% dei partecipanti non ha “mondato” le cosce sotto l’acqua mentre solo il 39% dei partecipanti al gruppo di controllo non ha lavato il pollo.

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I risultati non hanno lasciato dubbi: “Gli alti livelli di E. Coli rilevati nel lavandino e nell’insalata – hanno spiegato gli autori dello studio – suggeriscono che i batteri trasferiti nel lavandino dal pollo, dall’imballaggio o dalle mani contaminate sono un motivo di preoccupazione maggiore rispetto agli schizzi di liquidi di pollo contaminati sul bancone”. Nello specifico il 26% e il 30% della lattuga dell’insalata preparata è stata contaminata rispettivamente per i gruppi di controllo e di trattamento.

Il consiglio dunque è quello di non lavare mai il pollo sotto l’acqua, lavarsi le mani sempre dopo aver manipolato carne fresca di pollame e detergere i piani di lavoro in cucina che vengono a contatto con cosce e petti.