La Molisana non poteva registrare il marchio “spaghetto quadrato”, A dirlo è la Cassazione che ha confermato quando deciso dalla Corte d’Appello, dando così ragione a Barilla.
La sentenza
Il marchio “Spaghetto quadrato” registrato nel 2013 dal pastificio di Campobasso è infatti secondo i giudici privo di elementi di novità e semplicemente descrittivo di un prodotto, presente nell’offerta di molte aziende che adottano un formato analogo, così come nella tradizione con formati esistenti come lo spaghetto alla chitarra, il maccherone carrato o il tonnarello.
Niente “Secondary meaning”
A nulla è valso per Molisana, secondo quanto riporta il Sole 24 ore, neanche l’essersi appellata al “secondary meaning”, la cosiddetta secondarizzazione del marchio, che scatta quando il suo uso e la sua diffusione, “anche attraverso incisive campagne pubblicitarie, sono tali da assumere un significato preciso e identificare proprio quel prodotto presso i consumatori, malgrado la parola che lo compone sia solo indicativa di una qualità”. I giudici non hanno accettato questo ipotesi per l’esigua durata dell’uso, e per la debolezza del marchio “costituito da parole di uso comune ontologicamente collegate alla natura e alle caratteristiche del prodotto”. Il marchio registrato dalla Molisana dunque non è più valido.