I lavoratori agricoli francesi avvelenati dal clordecone, un pesticida cancerogeno usato soprattutto nella coltivazione delle banane, potranno richiedere un risarcimento danni. È quanto prevede un decreto di prossima firma da parte del ministro francese dell’Alimentazione e dell’agricoltura, Julien Denormandie, che riconosce il cancro alla prostata come malattia professionale causata proprio dal clordecone.
L’uso del clordecone è stato vietato in Francia nel 1990, ma è stata concessa un’esenzione che ha consentito l’utilizzo della sostanza chimica nelle piantagioni di banane delle Indie occidentali francesi fino al 1993.
Di conseguenza, secondo l’agenzia di sanità pubblica francese, oltre il 90% della popolazione adulta della Guadalupa e della Martinica sia stata contaminata dal pesticida.
Il legame tra clordecone e cancro è stato confermato in un rapporto dell’Istituto nazionale francese per la salute e la ricerca medica (Inserm) pubblicato a giugno, che ha evidenziato una “forte presunzione di un legame tra l’esposizione al clordecone nella popolazione generale e il rischio di malattia prostatica”.
Uno studio del 2010 sull’esposizione al clordecone e sul cancro alla prostata ha rilevato che il pesticida ha continuato ad avere un effetto sulle persone nelle Indie occidentali francesi anche dopo essere stato bandito, poiché non si è degradato nel tempo.
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente
Cosa cambierà?
Designando il cancro alla prostata come una malattia professionale, i malati, i sopravvissuti e le loro famiglie avranno diritto a chiedere un risarcimento.
“Il governo sta investendo per riparare l’ambiente inquinato dal clordecone. Stiamo implementando un piano da 92 milioni di euro“, ha affermato Denormandie.