Germania, benessere animale in etichetta obbligatorio sulla carne dal 2022

benessere animale

La Germania è pronta a introdurre l’etichettatura obbligatoria del bestiame e rivedere la distribuzione dei sussidi agricoli dell’Ue, secondo quanto dice l’accordo di coalizione che i tre partiti di maggioranza hanno firmato. Come riporta Euractiv.com, nell’accordo di coalizione, i socialdemocratici (Spd), i Verdi e l’Fdp (liberali) promettono di lavorare per un’agricoltura sostenibile che serva “gli interessi delle fattorie, del benessere degli animali e della natura allo stesso tempo”. L’accordo promette anche il lancio di un’etichetta vincolante per il benessere degli animali a partire dal 2022. Fornirà informazioni su trasporto e macellazione e sarà accompagnata da una campagna di educazione e informazione.

Allevamenti da ristrutturare per benessere animale e clima

I partner della coalizione intendono anche sostenere la ristrutturazione dell’allevamento di bestiame per migliorare il benessere degli animali e ridurre le emissioni di gas serra. Secondo l’accordo, deve essere finanziato attraverso un “sistema sostenuto da chi partecipa al mercato”. A lungo termine, il nuovo governo vuole anche presentare un piano per lo sviluppo di sussidi agricoli dell’Ue una volta terminato l’attuale periodo di finanziamento nel 2027, compresa la sostituzione dei pagamenti diretti della Pac con “servizi premianti per il clima e l’ambiente”.

Lo stop al glifosato

In agricoltura, continua Euractiv, le tre parti vogliono ridurre i prodotti fitosanitari e quindi migliorare la conservazione delle specie. “La perdita di biodiversità è una (…) crisi ecologica”, afferma il documento della coalizione. La Germania vieterà la vendita del controverso diserbante glifosato dalla fine del 2023 e promuoverà più fortemente l’agricoltura biologica. Il piano è garantire che il 30% della terra sia utilizzato per l’agricoltura biologica entro il 2030, un passo avanti rispetto al precedente obiettivo del 20%. Ciò significherebbe che la Germania potrebbe superare l’obiettivo UE del 25% fissato nella strategia di punta Farm-to-Fork.

Sui “nuovi Ogm” c’è il compromesso

L’accordo di coalizione è ancora vago per quanto riguarda la controversa questione dell’autorizzazione di nuove tecniche di modifica genetica per la selezione delle piante, il genoma editing. Il documento afferma che il nuovo governo creerà “trasparenza sui metodi di coltivazione” e rafforzerà la ricerca sui rischi e sull’individuazione. “I partner della coalizione sembrano quindi chiaramente favorevoli all’etichettatura dei prodotti realizzati con nuove tecniche di editing genetico, ma non rifiutano esplicitamente l’uso di nuove tecniche di allevamento, come richiesto dai Verdi e dalla Spd in campagna elettorale”, scrive Euractiv.