Sono un prodotto sempre più richiesto, ma gli oli essenziali non sono tutti destinati agli stessi usi e se ingeriti in modo improprio, possono causare gravi danni. A base di lavanda, chiodi di garofano, melaleuca, o di altre sostanze naturali, come riporta la rivista francese Que Choisir, è importante seguire le istruzioni per l’uso per usare questi prodotti per il contrasto ai disturbi quotidiani (insonnia, infiammazioni). Come ricorda la rivista Prescrire, casi di avvelenamento si verificano ogni anno nelle persone che hanno ingerito oli essenziali, che non dovrebbero essere ingeriti o in dosi eccessive.
Gli incidenti registrati
La maggior parte degli incidenti registrati in Francia riguarda bambini da 1 a 4 anni (60%) e sono accidentali. Ma anche gli adulti possono essere vittime di avvelenamento. In caso di incidente, è importante contattare rapidamente un centro antiveleni o un servizio di emergenza, specificando l’olio ingerito e la quantità , ma anche l’età e i sintomi della vittima.
Le verifiche da fare
Prima di tentare di ingerire un olio essenziale, verifica sempre che sia possibile e in quale dose. I rischi, infatti, sono numerosi. Molto spesso si verificano disturbi digestivi (nausea, mal di stomaco, diarrea) o neuropsichici (sonnolenza, allucinazioni, convulsioni, ecc.). La gravità dei sintomi è solitamente correlata alla quantità consumata. Ma vengono segnalati altri disturbi più gravi. I terpeni contenuti in alcuni oli (canfora, tuia, eucalipto, ecc.) possono provocare convulsioni. Possono verificarsi anche danni epatici acuti e insufficienza renale acuta.
I sorvegliati speciali
L’agenzia per la sicurezza sanitaria francese (Anses) raccomanda cautela per quanto riguarda gli integratori alimentari contenenti tea tree, niaouli e cajeput. Li sconsiglia ai bambini, alle donne incinte e che allattano e suggerisce di vietarli ai bambini sotto i 30 mesi o agli epilettici. Ecco alcune sostanza che, secondo l’Anses, possono presentare rischi se consumate senza precauzione, e i consigli per alcune categorie in particolare:
- Oli essenziali dell’albero del tè: impostare il numero massimo di gocce al giorno in base al contenuto di terpinene-4-olo e metil eugenolo, alla dimensione delle gocce e al peso del consumatore.
- Oli essenziali di niaouli e cajeput ricchi di 1,8-cineolo: vietare il loro consumo orale da parte di bambini sotto i 30 mesi e bambini con una storia di epilessia o convulsioni febbrili.
- Per bambini, donne in gravidanza o allattamento: consumo sconsigliato in assenza di dati sufficienti.
“L’assorbimento orale di alcuni composti di oli essenziali di Melaleuca presenta rischi neurologici (niaouli e cajeput), cancerogeni, genotossici e potenzialmente reprotossici”, spiega l’Agenzia. Questi prodotti sono inoltre “sconsigliati o addirittura vietati in alcuni paesi europei a causa dei loro potenziali effetti neurotossici”, sebbene il loro utilizzo non sia armonizzato a livello europeo – ad esempio autorizzato in Italia ma vietato in Belgio.
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