Decreto Infrastrutture, c’è l’ok definitivo con una (debole) stretta sull’uso dei monopattini

MONOPATTINI

Stalli rosa, sosta gratuita sulle strisce blu per i disabili in possesso del tagliando (ovunque, in tutta Italia) e una stretta (?) sull’uso dei monopattini. È stato approvato dal Senato il decreto Trasporti che introduce una serie di novità che si possono leggere a questo link.

In un paragrafo destinato alla mobilità sostenibile, il decreto inserisce le tanto attese norme per garantire la sicurezza dei monopattini elettrici. Dal limite di velocità che scende da 25Km/h a 20 Km/h all’obbligo di un segnalatore acustico a partire dal 1° luglio del prossimo anno mentre i monopattini già in circolazione prima di tale termine devono adeguarsi entro il 1° gennaio 2024.

La norma prevede inoltre che, da mezz’ora dopo il tramonto, durante tutto il periodo dell’oscurità e di giorno, qualora le condizioni di visibilità lo richiedano, i monopattini – per poter circolare sulla strada pubblica – devono essere provvisti anteriormente di luce bianca o gialla fissa e posteriormente di luce rossa fissa, entrambe accese e ben funzionanti. I monopattini elettrici non possono circolare sui marciapiedi (salvo la conduzione a mano) e non possono essere parcheggiati sui marciapiedi, salvo in aree individuate dai Comuni, mentre resta la possibilità di parcheggiare negli stalli riservati alle biciclette e ai ciclomotori. Per evitare la sosta selvaggia gli operatori di noleggio di monopattini devono prevedere l’obbligo di acquisizione della foto al termine di ogni noleggio, dalla quale si desuma chiaramente la posizione.

Una serie di norma che hanno l’obiettivo di regolare il passeggio (talvolta pericoloso) di questi mezzi ma che tuttavia consentono – attraverso un cavillo denunciato da Repubblica – ai monopattini, equiparati ai velocipedi, di circolare liberamente sulle strade statali e sulle provinciali.

Il testo introduce anche una serie di modifiche al Codice della strada che vanno dal divieto di fermata e di sosta e le relative sanzioni sono estesi alle aree dedicate alla ricarica dei veicoli elettrici a quello di affissione di qualsiasi forma di pubblicità, su strade e veicoli, avente contenuto sessista, violento, offensivo o comunque lesivo dei diritti civili, del cerio religioso e dell’appartenenza etnica ovvero discriminatorio.

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