Cinque paesi europei (Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia) hanno segnalato infezioni da salmonellosi legate al consumo di prodotti a base di sesamo come tahini e halva importati dalla Siria. Negli ultimi due anni – fa sapere l’Efsa che ha lanciato un’allerta – 121 persone sono state colpite dal batterio: quasi la metà dei casi riguarda bambini ≤10 anni, che rappresentano anche oltre la metà dei casi ospedalizzati. Non sono stati segnalati decessi.
Sulla base delle informazioni epidemiologiche, microbiologiche e di tracciabilità disponibili, i probabili veicoli di infezione sono i prodotti a base di sesamo importati dalla Siria, almeno nei paesi coinvolti nella tracciabilità dei lotti positivi. Questi prodotti sono sigillati e pronti per essere consumati, il che suggerisce che la contaminazione si è verificata prima che i prodotti raggiungessero il mercato dell’Unione Europea/Area Economica Europea (UE/SEE).
Le misure di controllo attuate dall’agosto 2020 sui lotti interessati di prodotti a base di sesamo non hanno finora impedito il verificarsi di casi umani. Inoltre, i prodotti in questione hanno una lunga durata e potrebbero ancora essere conservati nelle case delle persone.
Considerando le informazioni limitate sulla produzione e distribuzione del prodotto, rimane il rischio di nuove infezioni da Salmonella nell’UE/SEE legate ai prodotti a base di sesamo importati dalla Siria.