Internet, l’indagine sui paesi europei; l’Italia va a rilento (e la Sicilia è più veloce del Veneto)

Anche se aumenta la velocità di navigazione interne in Europa, a crescere è anche il divario tra zone ricche e povere e tra città e campagne. E l’Italia non se la passa bene. A dirlo è uno studio dell’Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa per EDJNet, che ha operato elaborando i dati di Speedtest.net, portale che verifica la velocità della connessione di rete, su un periodo tra marzo 2020 e giugno 2021. Come riporta Euractiv.it, “a primo impatto, quello che emerge subito è l’aumento netto della velocità di download media, passata da 68 a 103,3 megabit al secondo (Mbps), una crescita del 51,9%. Nello stesso periodo è aumentata la velocità di upload del 44%, da 32 a 46,8 Mbps”. Il piano per un’Europa a banda larga della Commissione europea prevedeva una soglia minima di velocità di scaricamento dati di 30 Mbps entro il 2020 e, all’inizio all’anno, tre Stati membri risultavano sotto questa cifra: Croazia, Cipro, e Grecia. I primi due però a fine anno hanno superato la soglia, arrivando a 33,6 e 36,8 Mbps rispettivamente.

L’Italia resta indietro

La notizia negativa è che aumenta la forbice tra i paesi che corrono e quelli che che rimangono al palo. “Nel 2020 la Danimarca, al primo posto, viaggiava con una velocità di download superiore di 83,4 Mbps rispetto all’ultimo, Cipro. Ora, invece, il divario è salito a 132,2 Mbps sulla Grecia, rimasta in fondo alla classifica” scrive Euractiv. Nel 2020, inoltre, solo cinque paesi superavano i 100 Mbps di scaricamento, di cui i primi tre non facenti parte dell’Ue: Islanda, Svizzera e Norvegia, seguiti da Danimarca e Svezia. A metà 2021 sono invece 20 i Paesi ad aver superato tale soglia, e tra questi però non c’è l’Italia.

Ma alcuni paesi svantaggiati fanno il balzo

È vero che il nostro paese è uno di quelli che a visto migliorare maggiormente la velocità di connessione nell’arco di un anno e mezzo, passando da 47,78 Mbps nel 2020 a 83,51 nel 2021, (+ 74,8%), ma rimaniamo comunque lenti rispetto alla media europea. Le scusanti tipiche legate a uno sviluppo tecnologico tradizionalmente in ritardo non bastano più: Romania e Spagna, in questo storicamente simili all’Italia, si piazzano infatti al terzo e quarto posto tra gli Stati Ue, con una velocità di download di 157 e 156 Mbps.

Le differenze regionali