Nonostante lo stop imposto dall’Unione Europea, alcune aziende italiane continuerebbero ad importare legno dal Myanmar. È quanto emerge da un rapporto curato dall’organizzazione di giornalismo investigativo, Environmental Investigation Agency, che ha ricostruito le importazioni di legni, in particolare del pregiato teak usato dall’industria navale e non solo, dalla Birmania. I dati contenuti nel rapporto mostrano che alcuni commercianti italiani hanno importato tra 1,3-1,5 milioni di euro di prodotti in legno dal Myanmar nei mesi di marzo, aprile e maggio di quest’anno. Si tratta di 27 aziende che, chiamate in causa dall’organizzazione, si sono dette non disposte a fermare le importazioni. Anzi. I commercianti hanno affermato di avere tutta la documentazione necessaria per importare teak dal Myanmar, insistendo sul fatto che senza di essa il legname non sarebbe stato consentito attraverso la dogana.
Legno illegale
Il Consiglio dell’Unione europea – per scongiurare qualsiasi forma di finanziamento diretto o indiretto del regime militare responsabile del colpo di Stato in Myanmar (Tatmadaw) – ha recentemente promulgato il regolamento (UE) 2021/998 che dispone varie sanzioni quali il congelamento dei beni ed il divieto di mettere risorse economiche a disposizione delle 12 persone fisiche o giuridiche elencate nell’allegato IV alla norma stessa. Tra i soggetti sanzionati, figurano anche due imprese pubbliche, attive nel settore della produzione e commercializzazione di legname.
“I risultati della nostra indagine durata 18 mesi sollevano interrogativi molto gravi su come le autorità italiane e, più in generale, dell’Unione europea abbiano permesso a questo commercio di continuare praticamente incontrastato sotto i loro occhi”, ha affermato Faith Doherty, leader delle campagne forestali dell’EIA. “Varie sentenze hanno chiarito perfettamente che è impossibile importare teak e altri legni dal Myanmar e rimanere in conformità con il Regolamento UE sul legname (EUTR), anche prima che fossero messe in atto sanzioni direttamente mirate allo sfruttamento delle risorse naturali del Myanmar…eppure eccoci qui” aggiunge Doherty.
L’Italia ha una lunga storia di scambi con il Myanmar. Secondo i dati commerciali, le importazioni di legname dal Myanmar in Italia sono aumentate negli ultimi anni e sono arrivate a dominare il commercio dell’Ue. Al contrario, le importazioni di legname del Myanmar in molti altri Stati membri dell’UE sono diminuite in risposta ai requisiti di due diligence dell’EUTR e alle relative azioni di esecuzione in, variamente, Belgio, Germania e Paesi Bassi.
“Gli Stati membri dell’Ue, e in particolare l’Italia, devono smetterla di voltare le spalle al popolo del Myanmar, fare sul serio e porre fine a questa vergognosa situazione” conclude Doherty.
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente