L’Autoritá per le garanzie nelle comunicazioni ha multato Wind Tre, Vodafone e Tim per complessivi 2,204 milioni di euro per non aver adottato misure idonee a prevenire l’attivazione dei servizi premium in assenza del previo consenso degli utenti nè a impedirne l’addebito anche in casi di chiara incompatibilitá del servizio con la volontaria attivazione da parte degli utenti stessi. In particolare, WindTre è stata multata 812.000 euro; Vodafone per 754.000 euro mentre Tim per 638.000 euro.
“Una buona notizia” commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, sottolineando che, purtroppo, “il problema dell’attivazione di servizi non richiesti nel campo della telefonia sia ben lungi dall’essere stato risolto”.
Da una vita – spiega Dona – conduciamo una battaglia contro chi cerca di forzare indebitamente la volontà dell’utente, attivando servizi non richiesti esplicitamente dal consumatore, che invece deve essere sempre libero di scegliere. Servirebbero sanzioni ancora maggiori perché abbiano un reale effetto dissuasivo.