Vuoi la Playstation 5 che hai prenotato a Natale? Devi acquistare anche un gioco

PLAYSTATION 5

Il lancio di ogni nuovo prodotto di intrattenimento della Sony diventa un caso studio da manuale di tutto quello che dovrebbe fare un buon ufficio marketing per garantire il successo . Attese infinite, suspense, file chilometriche di ragazzini e ragazzine festanti. Insomma la multinazionale riesce a far diventare indispensabile un oggetto superfluo. Ovviamente tutto questo si è verificato anche con il lancio della Playstation 5.   Chi per questioni familiari è incappato in questo girone infernale sa di cosa parliamo: molti di coloro che hanno chiesto la consolle come regalo di Natale la stanno ricevendo in questi giorni perché a dicembre si sono dovuti accontentare di una misera ricevuta di prenotazione.

Ben inteso, nulla di male né da parte di Sony che è – come abbiamo già detto – una maga del marketing né da parte di chi decide di sottostare alle sue “leggi”. Tuttavia, quando si entra nel campo dei diritti dei consumatori e questi vengono ignorati il “gioco” non conviene più. Ed è quello che ha accaduto ad un nostro lettore che qualche settimana fa ci ha inviato una mail per raccontarci la sua storia. Probabilmente non isolata. Eccola.

“Ce lo chiede la Sony”

“Buon pomeriggio, vi racconto ciò che mi è accaduto un paio di giorni fa. Sono andato da Trony a chiedere informazioni sulla mia Ps5 prenotata in data 04/12/2020 e mi è stato detto che da lì a pochi giorni mi sarebbe arrivata, ma la sorpresa è stata apprendere che se il giorno in cui mi arriva la ps5 non compro anche un gioco non mi verrà consegnata la tanto attesa consolle. Quando feci il preordine non mi è stato detto nulla di tutto ciò, ho anche la ricevuta di acconto che dichiara che il mio acquisto è solo della playstation 5 + l’estensione della garanzia. Alle mie rimostranze mi è stato risposto che è una direttiva Sony che ha deciso di fare così. Vorrei sapere se tutto ciò è vero oppure se è solo un modo per spillare più soldi al cliente. Ribadisco che quando preordinai la ps5 non mi venne detto nulla di tutto ciò e infatti sulla ricevuta c’è scritto solo ps5 + estensione di garanzia

Insomma, Edoardo (è il nome del nostro lettore) scopre che non bastano 554,90 euro (499,95 per la consolle e 54,95 per l’estensione della garanzia) per godersi finalmente dopo quasi 4 mesi la sua PlayStation ma deve aggiungere almeno un altro centinaio di euro. 

Sony che abbiamo contattato ha alzato le mani scrivendoci: “Sony Interactive Entertainment Italia non interferisce in alcun modo nelle decisioni commerciali prese dai partner della distribuzione per la vendita di PlayStation 5 al consumatore finale e che qualsiasi decisione in merito viene presa in totale autonomia dai distributori stessi“. A questo punto abbiamo girato la segnalazione a Trony che, purtroppo, non ha mai risposto alle nostre telefonate e mail.

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Doppia scorrettezza

Certi di non sbagliare ci siamo rivolti a Raffaella Grisafi, legale di Konsumer Italia ed esperta di contratti di vendita: “Siamo davanti ad una duplice scorrettezza da parte del venditore” spiega senza mezzi termini. “Innanzitutto se è vero che il venditore stabilisce le sue condizioni di vendita e il consumatore è libero o meno di accettarle, è anche vero che queste devono essere chiare fin dall’inizio, in fase precontrattuale” afferma l’avvocato aggiungendo che “nel caso del nostro lettore, questa informazione preventiva non c’è stata come dimostra la ricevuta in suo possesso in cui non è fatta menzione dell’acquisto del gioco”. In secondo luogo, aggiunge che la posizione del venditore si aggrava quando giustifica il suo comportamento come una decisione della casa madre, circostanza che, come ci ha spiegato Sony, non è veritiera.

Si può risolvere il contratto

Che cosa può fare Edoardo? Secondo la Grisafi, il nostro lettore ha tutto il diritto di chiedere che il suo contratto venga rispettato nei termini in cui è stato pattuito, ovvero senza l’acquisto del gioco, oppure può chiedere la risoluzione del contratto ovviamente con la restituzione della caparra versata. L’auspicio è, non solo che Edoardo riesca ad entrare in possesso della sua Playstation senza ulteriori attese e trabocchetti, ma anche che Sony vigili un pò di più sui suoi venditori perché va bene tutto, l’attesa, la suspense, il marketing, ma i diritti restano diritti.