Dei benefici del latte materno si è già detto tanto e tanto abbiamo scritto anche noi nel servizio di copertina dell’ultimo numero del Salvagente in edicola in cui, partendo da un test di laboratorio su 18 marchi di formule per neonati e infanti, ci siamo soffermati sull’unicità del latte materno. Come gesto di attaccamento del bambino alla mamma ma anche come garanzia sulla salute del neonato e delle puerpera.
Tuttavia, ci sono tante mamme e tanti bimbi che per diversi motivi non possono godere fisiologicamente di questa pratica. Le mamme, soprattutto, che vorrebbero ma non ne hanno la possibilità, provano un dolore intenso che sarebbe bello venisse alleviato. Ecco che la donazione di latte materno da chi ne ha in abbondanza a favore di chi non ne ha è un gesto così intelligente e solidale che speriamo non faccia che diffondersi.
Attualmente le Banche del latte donato sono presenti in molti paesi del mondo tra i quali l’Italia: queste banche devono operare secondo procedure standardizzate descritte nelle “Linee di indirizzo nazionale per l’organizzazione e la gestione delle banche del latte umano donato nell’ambito della protezione, promozione e sostegno dell’allattamento al seno” del Ministero della Salute.
A Roma, presso l’Ospedale Bambino Gesù c’è una Banca del latte donato e Guglielmo Salvatori è il suo responsabile e ci racconta che, nonostante il lockdown, l’attività di donazione non si è mai fermata: “Dalle donazioni abbiamo ricevuto, da gennaio, in totale 455 litri di latte (non male considerando il lockdown). Nello stesso periodo abbiamo offerto alle altre Terapie Intensive del Lazio 318 litri. Finora Le donatrici, nel 2020, sono 62. Il latte è stato somministrato, nel nostro ospedale, a 114 bambini“.
“Con il sostegno di numerose evidenze scientifiche il latte materno risulta particolarmente indicato anche per l’alimentazione dei neonati pretermine, soprattutto per quelli di peso molto basso alla nascita (inferiore cioè ai 1500 g). Per tali neonati, nei casi in cui non fosse possibile offrire il latte della propria madre, la prima alternativa, come raccomandato dall’Accademia Americana di Pediatria, è rappresentata dal latte proveniente dalla BLUD (la banca del latte donato, ndr). Soprattutto per tali bambini il latte della BLUD è da considerarsi come una vera e propria risorsa terapeutica” spiega Salvatori aggiungendo che “il latte della BLUD può trovare utile impiego anche in altre situazioni, come nella rialimentazione che segue gli interventi chirurgici eseguiti sull’addome in epoca neonatale, oppure nei casi di gravi allergie alimentari, deficit immunitari, insufficienza renale cronica, sindromi con grave malassorbimento o nei casi di diarrea intrattabile”.
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Chi può donare
Possono donare il proprio latte le mamme:
• In buona salute
• Che seguano un corretto stile di vita
• Che stiano allattando il loro figlio
• Che producano una quantità di latte superiore alle necessità del proprio bambino
Per diventare una donatrice dell’Ospedale Bambino Gesù è necessario contattare la Banca del Latte Umano Donato, telefonando al numero 06.68592948 (dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9:00 alle ore 14:00), oppure scrivendo una mail all’indirizzo [email protected]. Il personale della BLUD fisserà un appuntamento con le mamme interessate alla donazione per effettuare uno screening che prevede:
1. La compilazione di un questionario per valutare il corretto stile di vita o gli eventuali impedimenti alla donazione
2. La valutazione o la esecuzione di alcuni esami di laboratorio su sangue materno
3. Il prelievo di un piccolo campione di latte per una valutazione batteriologica
Tali accertamenti saranno interamente a carico dell’Ospedale Bambino Gesù. Sarà il medico responsabile della BLUD a certificare la donna come “idonea alla donazione”. Le mamme risultate idonee verranno iscritte in un apposito Registro che contiene:
• Dati anagrafici della donatrice
• Certificazione di idoneità
• Aggiornamenti successivi sullo stato di salute della donatrice
• Risultati degli esami effettuati sui campioni di latte prima e durante la donazione
• Quantità di latte donato
• Tracciabilità del percorso che il latte donato segue dal momento della raccolta fino alla sua somministrazione ai bambini che ne hanno bisogno.