Il governo francese ha deciso di autorizzare nuovamente i pesticidi neonicotinoidi, famosi – o per meglio dire famigerati – per essere killer delle api. Ufficialmente la decisione è provvisoria e riguarda solo le colture di barbabietola. Ma è anche una pillola difficile da ingoiare per Barbara Pompili, il nuovo ministro della transizione ecologica, costretto a fare marcia indietro rispetto ai molti proclami ambientalisti.
Nel 2016 – ricorda France.info Barbara Pompili, allora segretario di Stato per la biodiversità, era irremovibile. “Se iniziamo a dire: vietiamo dove ci sono alternative, ma facciamo delle eccezioni e le facciamo scorrere nel tempo sappiamo benissimo che questa è la porta aperta al fatto che certi neonicotinoidi non saranno mai banditi “, ha dichiarato davanti all’Assemblea nazionale. 4 anni dopo, il ministro ha fatto una svolta di 180 gradi e ha rivisto il proprio divieto.
“Il governo non è verde e non agisce”
La svolta non è casuale ma segue la pressione economica dell’industria della barbabietola e dei suoi 46.000 posti di lavoro, minacciati dalla proliferazione degli afidi, che giura di non poter fare a meno dei neonicotinoidi. Critiche dall’opposizione al governo trasalpino in carica che attacca sostenendo come in 4 anni nulla sia stato fatto per trovare un’alternativa a questi pesticidi che uccidono le api. “Non c’è stata ricerca, perché molto semplicemente, il governo non è verde e non agisce”, critica Julien Bayou, segretario nazionale di Europa-Ecologia Les Verts.