L’Anses ha proposto all’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) una classificazione armonizzata di carbonato di litio, cloruro di litio e idrossido di litio ai sensi del regolamento CLP (classificazione, etichettatura e imballaggio dei prodotti). Questi tre sali sono pericolosi per la fertilità e lo sviluppo fetale. Questa proposta è stata oggetto di una consultazione pubblica sul sito web dell’ECHA da ieri: se passerà il vaglio dei soggetti interessati i prodotti che contengono uno dei 3 sali dovranno contenere in etichetta questa avvertenza: “può danneggiare la fertilità e il feto”.
Il carbonato di litio, il cloruro di litio e l’idrossido di litio sono utilizzati principalmente nelle batterie, ma anche nell’industria del vetro e delle costruzioni. Inoltre, il carbonato di litio viene utilizzato nei medicinali per il trattamento del disturbo bipolare. Questi composti sono chimicamente simili e si ritiene che tutti gli effetti osservati con un sale possano essere replicati dagli altri due.
Queste sostanze non sono attualmente coperte da classificazioni europee armonizzate ai sensi del regolamento Clp. Le loro proprietà mutagene e cancerogene e gli effetti tossici sulla riproduzione e sullo sviluppo sono stati quindi valutati da ANSES, con l’obiettivo di proporre una classificazione armonizzata.
Effetti osservati nei roditori e nell’uomo
Sono stati osservati effetti sulla riproduzione maschile in numerosi studi di buona qualità su roditori esposti al carbonato di litio. Sulla base di questi risultati ottenuti negli animali, l’effetto tossico dei sali di litio sulla fertilità umana è “presunto”, che corrisponde alla categoria 1B del regolamento CLP. Inoltre, è stata identificata un’associazione tra l’esposizione al litio – usata dalle donne in gravidanza per trattare il disturbo bipolare – e lo sviluppo di malformazioni nel feto. Di conseguenza, si deve considerare che i sali di litio hanno effetti tossici comprovati sullo sviluppo fetale umano, che corrisponde alla categoria 1A del regolamento.
D’altra parte, questa perizia non è giunta a una conclusione sulla natura mutagena o cancerogena dei sali di litio, a causa dell’inadeguata qualità dei dati attualmente disponibili.
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