L’Antitrust ha multato Tim, Vodafone e Wind Tre perché hanno attivato ai consumatori il servizio a pagamento di roaming marittimo senza averli prima informati in maniera adeguata. Soddisfatto Massimiliano Dona, segretario generale Unione Nazionale Consumatori secondo cui “il consumatore deve essere sempre messo nelle condizioni di scegliere se attivare o meno un servizio”.
La pratica contestata dall’Autorità ai tre gestori telefonici è quella dell’attivazione automatica e in maniera del tutto inconsapevole del roaming marittimo che consente ai consumatori di usare i servizi di comunicazione mobile su un traghetto, usando il dispositivo cellulare Gsm anche quando viene persa la copertura della rete terrestre, agganciandosi a un sistema di collegamenti satellitari. Si tratta di un servizio estremamente oneroso, privo di massimali tariffari, e che per questo – spiega l’Agcm – dovrebbe essere attivato informando i consumatori, cosa che le compagnie non hanno fatto. La condotta è costata 1 milione 800 mila euro a Tim, 1 milione 500 mila euro a Wind Tre e 2 milioni di euro a Vodafone Italia.
L’Antitrust ha ricordato che è sempre possibile per i consumatori disattivare l’automatismo scegliendo l’opzione “modalità aerea” o disattivare l’opzione roaming. “Tuttavia, l’assenza di consapevolezza del consumatore circa l’attivazione del servizio in questione e la mancanza di informazioni adeguate circa l’esistenza di tale servizio, impediscono al cliente, che non è interessato ad utilizzare il cellulare durante la navigazione, di disattivare il servizio”.