Dieta Mediterranea, la più salutare (e la più difficile) da seguire

La Dieta Mediterranea è riconosciuta come patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco e sinonimo di salute e convivialità a tavola. Ma oltre ai benefici quali sono gli oneri da supportare per sfruttarla al meglio? La nuova puntata dei Miti Alimentari del professor Alberto Ritieni.

La Dieta Mediterranea non mi sembra diversa dalle altre, giusto qualche pomodoro in più e un po’ di olio extravergine

FALSO La Dieta Mediterranea, l’uso delle iniziali le è dovuto perché non è un oggetto bensì qualcosa di vivo e vitale e che si trasforma nel tempo adattandosi alle nuove evidenze, non è solo aggiungere qualche pomodoro ai piatti o usare l’olio extravergine d’oliva ai pasti anziché i grassi solidi. Le principali caratteristiche della Dieta Mediterranea si traducono in una quota di alimenti di origine vegetale come frutta, verdura, legumi e cereali più elevata di quanto ci aspettiamo. Significa anche che sulla tavola devono aumentare i prodotti definiti come integrali per darci le fibre che oggi ci servono a compensare in parte le lunghe “sedute” di lavoro, ma anche usare noci, semi e la frutta come il migliore dei dessert da chiusura anziché abusare dello zucchero nascosto sotto forma di qualche dolce multicolorato. La stessa quota di grassi per chi segue la Dieta Mediterranea in modo corretto, deve provenire dall’olio extravergine d’oliva e lasciare che i grassi saturi siano una quota quanto più bassa possibile. La Dieta Mediterranea però non significa sacrificare latticini, formaggi, uova o anche carni in maniera “giacobina”, ma significa valutarne i consumi rendendoli adatti ad uno stile di vita salutistico. Si aggiunge anche un consumo quotidiano e misurato di vino, specie quello rosso, che si può portare in tavola senza tradire la Dieta Mediterranea.

Non amo molto la Dieta Mediterranea e non riesco a seguirla come dovrei fare e come vorrei

VERO La cosiddetta “aderenza” alla Dieta Mediterranea è relativamente bassa, specie in alcune aree che sembrerebbero naturalmente portate ad adottarla perché mediterranee. Questa disaffezione per la Dieta Mediterranea si spiega in parte valutando alcuni fattori. In generale è tanto difficile amare qualcosa quanto più alto e irraggiungibile sembra l’oggetto dell’amore ed accade spesso che si cedano le armi troppo presto. La Dieta Mediterranea è come un pacchetto complessivo che comprende vari aspetti uniti a disegnare uno stile di vita ben preciso. Seguire la Dieta Mediterranea è sinonimo di accettare un modus vivendi che comprende la convivialità, del resto non si può correre e mangiare contemporaneamente e soprattutto si devono gustare e assaporare i cibi. Nella tradizione Kosher dei paesi di religione ebraica, non è accettabile il pranzo in piedi, veloce o che non si dedichi il giusto tempo al cibo che rappresenta da sempre un dono ricevuto. La Dieta Mediterranea ha da sempre lo scopo di creare una appartenenza fra popoli che vivono sulle sponde del Mare Nostrum ma questo aspetto culturale, con la attuale globalizzazione e rimescolamento dei popoli, si è relativamente perso e non seguiamo la Dieta Mediterranea per questi motivi. La Dieta Mediterranea è un valore enorme proprio per queste sue caratteristiche, non solo di tipo nutrizionali, tanto che ha ricevuto il riconoscimento di patrimonio immateriale dell’Unesco, titolo non attribuito a nessun altro stile di vita. Alla dieta intesa come alimentazione va aggiunta una discreta attività fisica che oggi ci sembra una perdita di tempo ma che invece ci fa guadagnare anni di vita allungandoci il piacere di essere astronauti della Terra per un bel po’ di anni in più.

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Quando cucino seguendo la Dieta Mediterranea mi sembra di avere di mangiare qualcosa di poco saporito

VERO Culturalmente la Dieta Mediterranea nasce nel lontano passato, ma è stata valorizzata negli anni del secondo Dopoguerra per la visita e gli studi del centenario dottor Ancel Benjamin Keys, oltretutto è anche il creatore del pasto di emergenza dell’esercito americano detto per questo motivo Razione K. La Dieta Mediterranea non permette alle carni, agli zuccheri e ad altri prodotti di essere padroni della scena perché nasce come una dieta povera adottata più per necessità che per scelta. I banchetti iconograficamente visibili in tanti dipinti dimostrano che nel Medioevo, nel Rinascimento e in tanti altri momenti storici, i ricchi si nutrivano con carne, vino, abbondavano in grassi e facevano poca attività fisica. Una dieta povera di grassi non rende facile il trasporto delle molecole aromatiche e quindi le apprezziamo meno e i piatti sembrano molto “piatti” come sapore. La bravura è valorizzare i piatti con l’uso sapiente di spezie e aromi naturali, l’uso di cotture giuste, condendo con amore e tempo i piatti. Oggi il tempo per prepararsi il pranzo è sempre meno, i giovani non hanno imparato dalle nonne o dalle mamme i vecchi trucchi della cucina, l’amore per il cibo si limita all’atto del sedersi a tavola con gli amici ma molto meno si ama sporcarsi le mani in cucina. Tutto questo ci conduce a non sapere tirare fuori il meglio da quanto la natura ci offre e tutto sembra senza sapore e poco attraente. Inoltre, nella Dieta Mediterranea è importante rispettare la stagionalità proprio per avere verdure e ortaggi al top delle loro caratteristiche sensoriali, ma è importante anche rispettare e scegliere prodotti tradizionali e locali per proteggere la biodiversità e per conservare sapori, ricette e tradizioni. Tutto questo se era scontato qualche tempo fa, oggi a causa della frenesia che ci pervade, tutto sembra secondario e alla fine ci lamenteremo di una Dieta poco saporita, poco ricca di profumi e, dunque, difficile da seguire per troppo tempo.

Seguo la Dieta Mediterranea in modo perfetto, sono certo che ne avrò solo vantaggi per la mia salute

VERO Se si applica lo stile di vita che si riassume nel termine Dieta Mediterranea è dimostrato che avremo dei vantaggi salutistici, sposteremo in avanti negli anni l’inizio di alcune patologie croniche come diabete, ipercolesterolemia, pressione alta etc. e questo significa vivere a lungo e anche in forma migliore. Significa anche che il sistema sanitario nazionale sarà meno pressato e, considerando la durata della vita media degli italiani, non è cosa da poco per le risorse economiche risparmiate. Se vogliamo motivarci per accettare la Dieta Mediterranea chiediamoci perché paesi come il Giappone o gli stessi Usa tendono ad applicarla senza avere prodotti alla base della Dieta Mediterranea come olio extravergine, verdure e frutta di qualità etc. Di solito chi “ruba” qualcosa, anche se immateriale, ad una cultura gastronomica diversa deve avere trovato dei vantaggi salutistici che noi Mediterranei non sappiamo apprezzare al meglio. Un vecchio detto dice “chi bello vuole sembrare qualche pena deve patire” e anche la Dieta Mediterranea ha degli svantaggi. Richiede la scelta di prodotti di eccellenza come qualità e come sapori e con costi diversi, richiede la conoscenza delle tradizioni, richiede dedicare il tempo necessario a volersi bene a tavola, richiede tempo per fare dell’attività sportiva, richiede di bere acqua, di essere conviviali quindi sereni, in altre parole di vivere la tavola e non di subirla mangiando ciò che ci viene dato, significa in poche parole investire sulla propria salute tout court.