Idro Keratin, multa Antitrust per l’integratore alimentare: ingannevole

Prometteva “la ripigmentazione dei peli e dei capelli su tutto il corpo” e veniva venduto sul sito biobeauteshop.com  “in assenza delle prescritte autorizzazioni ministeriali” e non chiarendo quali fossero le condizioni alle quali poter acquistare il prodotto. Per questo motivo l’Antitrust ha multato per 25mila euro la società Leads Marketing che vendeva l’Idro Keratin, l’integratore alimentare per ridare tono e colore ai capelli.

“I claim pubblicitari – scrive l’Antitrust nel bollettino settimanale nel quale si da conto della multa per pratica commerciale scorretta – così diffusi facevano riferimento alla presenza, nella formulazione del prodotto, di cheratina idrolizzata a cui viene attribuita efficacia per la ripigmentazione dei peli e dei capelli su tutto il corpo. Al riguardo, il claim principale utilizzato dal professionista – presente con notevole evidenza grafica sulla pagina web e sulla confezione del prodotto – riportava la seguente dicitura: “ridona il colore naturale ai tuoi capelli senza sostanze tossiche e senza controindicazioni …fa riacquistare colore ai tuoi capelli” tanto che “con l’uso continuativo del prodotto viene meno la necessità di fare uso delle tinte che sono tossiche”.

Risultati immediati… ma l’autorizzazione?

I risultati? Immediati: “Scurisce i colori dei capelli fino al 66% dopo 120 giorni di trattamento ma già dopo 30 giorni i risultati sono inequivocabili”.

Dalla consultazione del sito, aggiunge l’Agcm, “è emerso che il professionista offriva il prodotto in vendita on line al prezzo, definito promozionale, di 59,99 euro (invece di 249 euro), dichiarando di avere “a disposizione solo 1.000 pezzi al momento” e, pertanto, invitando i consumatori a compilare il modulo presente sul sito “per entrare nella lista d’attesa per l’acquisto”.

Infine, “il professionista affermava che il prodotto era stato “APPROVATO DAL Ministero della Salute” e riportava l’emblema dello Stato italiano con la scritta “Repubblica italiana””.

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“Nessuna prova di efficacia”

L’Antitrust dopo aver sentito l’azienda ha così sentenziato: “Il professionista non ha assolto l’onere della prova ad esso attribuito sull’esattezza dei dati connessi alla pratica commerciale contestata. Più precisamente, il professionista non ha fornito alcun elemento probatorio a supporto delle affermazioni pubblicitarie che attribuiscono al prodotto la capacità di far riacquistare il colore naturale dei capelli, determinandone la ripigmentazione senza ricorrere a sostanze tossiche, ma anzi facendo venire meno la necessità di utilizzare le tinte, con la promessa di ottenere buoni risultati in breve tempo. Né tantomeno il professionista ha prodotto evidenze a sostegno della veridicità dei messaggi che vantano l’innovatività della formula di composizione del prodotto e citano le conclusioni di studi clinici in vivo che sarebbero stati condotti su un campione di 32 persone per il periodo di 90 giorni. Da ultimo, il professionista non ha fornito alcun chiarimento in ordine al ricorrente riferimento alla scarsità del prodotto (“a disposizione solo 1000 pezzi al momento”) e all’invito ad iscriversi nella lista di attesa per rientrare nei primi 100 aspiranti acquirenti”.

E l’autorizzazione vantata? Lapidaria l’Antitrust: “Il professionista afferma, altresì, che il prodotto gode dell’approvazione da parte del Ministero della Salute, senza tuttavia fornire alcun documento al riguardo. Del resto, dalla consultazione del Registro degli integratori tenuto presso il Ministero della Salute risulta che il professionista non ha ottemperato all’obbligo di notifica ex art. 10 Decreto Legislativo 21 maggio 2004, n. 169. Tale circostanza configura una pratica commerciale ingannevole“. E pertanto la società Leads Marketing è stata multata per 25mila euro.