Il polline scarseggia? Ci pensano i bombi (nonostante il cambiamento climatico)

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In un solo giorno un esemplare di bombo può arrivare ad impollinare ben 6’000 fiori. Il cambiamento climatico sta però mettendo a dura prova anche loro: basti pensare che  questa primavera, molte piante erano già in piena fioritura a metà aprile, circa tre o quattro settimane prima del normale. Una nuova ricerca del Politecnico di Zurigo apre nuovi scenari: i ricercatori hanno infatti scoperto che i bombi hanno sviluppato un metodo per far fiorire le piante in anticipo: le foglie vengono pizzicate con l’apparato boccale, ciò che stimola la fioritura.

“Precedenti ricerche avevano dimostrato che certi tipi di stress possono far fiorire le piante. Ma il fatto che i danni causati dai bombi accelerino la produzione dei fiori era inaspettato”, afferma Mark Mescher, uno degli autori dello studio.

Fino a un mese prima

Secondo la ricerca, pubblicata sulla rivista Science le piante di pomodoro pizzicate dal bombo fioriscono fino a 30 giorni prima del solito. Nelle piante di senape, il tempo di fioritura è anticipato di due settimane.

I ricercatori hanno cercato di imitare i danni inferti alle foglie dai bombi. Ed effettivamente, sia le piante di pomodoro che quelle di senape sono fiorite un po’ prima. Tuttavia, il risultato non è stato così spettacolare. Gli scienziati ipotizzano quindi che il bombo invii un segnale chimico alla pianta. Un’altra ipotesi è che i danni alle foglie non possono essere imitati con sufficiente precisione dall’uomo.

“I bombi hanno probabilmente sviluppato un metodo per alleviare la carenza di polline – spiega Consuelo De Moraes, professoressa dell’ETHZ citata nel comunicato. E a trarre beneficio dal lavoro dei bombi sono anche altri impollinatori“. Ad esempio, le api mellifere, che contrariamente ai loro cugini non pizzicano le foglie.

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Resta però da vedere se questo comportamento sarà sufficiente per affrontare le sfide del cambiamento climatico – sottolineano gli autori dello studio. Gli insetti e le piante da fiore hanno in comune una lunga storia evolutiva, che ha creato un delicato equilibrio tra la fioritura e gli impollinatori. Un delicato equilibrio che la rapidità con cui sta avvenendo il cambiamento climatico mette sempre più in pericolo.