Bollette, Weedoo può rifiutarsi di rateizzare le fatture?

Caro Salvagente

con mia moglie gestiamo un piccolo locale di somministrazione a San Severo che ovviamente a seguito del Coronavirus è stato chiuso. Il mio operatore di energia Weedoo ha rifiutato di rateizzarmi le fatture di energia elettrica non pagate in questo periodo per mancanza di liquidità che ammontano a circa 1.500. Anzi a seguito della mia richiesta mi è sopraggiunta una lettera di minaccia di sospensione del servizio entro il 25 maggio cioè alla vigilia della riapertura.  Vi chiedo: cosa posso fare ? Devo subire questo danno aggiuntivo?

Giovanni Cera

Caro Giovanni abbiamo chiesto un parere alla nostra esperta di riferimento, Valentina Masciari, responsabile Utente di Konsumer Italia. Ecco la sua risposta:

Relativamente al pagamento delle utenze, in effetti il governo non ha previsto grandi agevolazioni per le famiglie e le imprese, probabilmente perché da una parte era impreparato alla gestione di una situazione che evolveva in modo incontrollato di ora in ora e poi, di sicuro perché non c’erano neanche i fondi necessari per interventi di supporto in questo settore.

Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente

Sì! Voglio scaricare gratis il numero di giugno 2023

Ad ogni modo, a parte  le misure messe in campo per questo particolare e drammatico momento, certi comportamenti tenuti da alcuni fornitori, che se è anche vero non avevano obblighi specifici in tal senso, sono poco comprensibili e magari avrebbero potuto essere più disponibili, viste anche le linee generali date dalla stessa Arera, che tendevano proprio a supportare i consumatori ed ad evitare atteggiamenti persecutori sugli stessi.
Comunque, il decreto di inizio marzo, aveva previsto la sospensione delle bollette di luce, gas e acqua, esclusivamente per le prime zone rosse, di Lombardia e Veneto: tale misura, in effetti, non è stata prevista per tutto il territorio nazionale. Sono stati i singoli fornitori, vista la particolare situazione che si era creata, e che è ancora in atto, e le particolari difficoltà economiche di famiglie e piccole e medie imprese, che hanno deciso di sospendere, in un certo senso, le bollette di periodo. In pratica hanno deciso di non sollecitarle, di spostare ogni azione a fine aprile 2020 e comunque di concedere la rateizzazione, senza interessi e con qualche rata in più rispetto alle normali linee guida. Chiaramente i clienti potevano anche continuare a pagare regolarmente o decidere di iniziare a rateizzare subito le bollette senza attendere magari la fine di aprile per richiedere questa agevolazione.
Ciò è stato attuato, anche perché l’Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, sulla scia della decisione del governo di sospendere le bollette nelle sopra citate zone rosse, ha stabilito, con una nota del 12 Marzo 2020, che tutte le eventuali procedure di cessazione delle forniture di energia elettrica, gas e acqua, per morosità, dovevano essere rimandate fino al 13 Aprile 2020, misura questa valida sul tutto il territorio nazionale. In seguito alla direttiva, inoltre, dovevano essere rialimentate le forniture eventualmente sospese dal 10 Marzo 2020.
Con successivi interventi, la sospensione dei distacchi, è stata prorogata dall’Arera, prima fino al 3 Maggio e poi fino al 17 Maggio 2020, provvedimenti dettati sempre dall’evoluzione di tale periodo critico. Una volta giunti al termine della proroga, i clienti riceveranno un sollecito di eventuali fatture non pagate in questi mesi,  in cui vengono indicati anche i termini di una possibile rateizzazione senza interessi. Inoltre, sempre al termine del periodo di sospensione dei distacchi, i fornitori potranno riavviare le procedure di costituzione in mora dei clienti morosi, rispettando i tempi di preavviso previsti dalle regole di settore.
Da quanto esposto, è evidente che non ci sono stati grandi interventi a supporto dei pagamenti delle utenze, anche se nel corso del tempo ci sono stati diversi annunci che facevano riferimento a qualcosa di più consistente. Di fatto, con l’ultimo decreto Rilancio, per le utenze non domestiche, quindi la cosa impatta anche sulla fornitura del signor Cera, si è stabilito l’applicazione di uno sconto in fattura sulle componenti fisse legate alla potenza impegnata, sconto che riguarderà il periodo da maggio a luglio, con un meccanismo diciamo automatico, nel senso che il cliente si troverà direttamente lo sconto in fattura.
Per il fornitore non ci sarà alcun problema, in quanto si tratta di sconti su costi passanti, perché l’intervento è sulla parte dei costi legati al Distributore.
Concretamente, ad esempio, ad un’azienda che ha una potenza impegnata pari a 15kW, verranno fatturate le componenti come se avesse una potenza impegnata pari a 3kW, quindi se oggi il cliente paga per la quota potenza circa 5 euro/kW, moltiplicato per la potenza impegnata, per questi tre mesi pagherà per la quota potenza, circa 5 euro/kW moltiplicato per 3 kW forfettari.
Nulla è stato previsto per le famiglie.
Tornando al caso del signor Cera, mi sembra di capire che abbia chiesto la rateizzazione al suo gestore, Weedoo, delle bollette non saldate e che questo non l’abbia concessa e abbia inviato una lettera in cui annunciava la sospensione dell’utenza: non capisco perché, visto che fino al 17 Maggio non poteva attuare alcuna azione di sollecito, non abbia nel frattempo concesso la rateizzazione, iniziando ad incassare qualcosa. Inoltre, la messa in mora deve averla inviata a partire dal 17 Maggio 2020, prima non poteva farlo per quanto stabilito dall’Arera. A questo punto, se andiamo quindi alle regole stabilite dall’Arera per le modalità di messa in mora e per i tempi della stessa, abbiamo che, questa deve essere inviata tramite raccomandata, evidenziando il giorno di emissione della costituzione in mora.
Dall’emissione, poi, deve essere garantito un tempo minimo di 20 giorni solari per il pagamento da parte del cliente finale. Decorso tale termine ultimo di pagamento, il venditore può richiedere al distributore di zona di sospendere la fornitura nel caso in cui il pagamento non venisse effettuato e questo termine, non può essere inferiore a 3 giorni lavorativi a decorrere dalla scadenza dei 20 giorni solari dalla data di emissione della comunicazione stessa. Infine, nel caso in cui il venditore prenda a riferimento la data di effettivo invio della raccomandata contenente la costituzione in mora, il termine minimo di pagamento è pari a 15 giorni solari dall’invio, decorrenti dalla spedizione della raccomandata. Obiettivamente, non mi sembra che ci sia stato il rispetto né della modalità di messa in mora, né dei tempi.
Weedoo sul suo sito riporta uno slogan che recita “Costruire insieme una storia diversa”… Mai come adesso ci sarebbe stata l’opportunità di costruire veramente qualcosa di diverso, cercando di andare incontro alle difficoltà evidenti dei propri clienti, che è fuor di dubbio debbano pagare i consumi fatti, ma è altrettanto chiaro che devono essere messi nella condizione di pagare, soprattutto adesso, dove intere categorie di attività commerciali rischiano di chiudere definitivamente.