Mascherine, altro che prezzo calmierato: nelle farmacie a 1,59 euro

MASCHERINE CHIRURGICHE

Altro che prezzo calmierato a 50 centesimi più Iva come previsto dall’ordinanza del Commissario Arcuri: il prezzo medio delle mascherine chirurgiche nelle farmacie italiane  è di 1,59 euro. Lo rileva la prima indagine su “Mascherine e presidi protettivi” condotta dal Centro studi nazionale Ircaf, l’Istituto ricerche sul consumo ambiente e formazione, presieduto da Mauro Zanini.

L’indagine è stata realizzata a campione sulle farmacie lunedì e martedì scorso, all’indomani dell’ordinanza del Commissario Arcuri del 26 aprile, su 282 farmacie contattate telefonicamente nelle 20 città capoluogo di regione (hanno risposto 263 farmacie, pari al 93%). Le domande di partenza sono state due: si trovano le mascherine chirurgiche nelle farmacie? E quanto costano, considerando che ad oggi il prezzo massimo di vendita è di 61 centesimi (50 cente più Iva, in attesa che come annunciato dal governo, venga abolita l’Imposta)?

Solo il 67% le ha, a un prezzo quasi triplo rispetto all’ordinanza Arcuri

In base ai dati raccolti, solo il 67% delle farmacie hanno in vendita le mascherine chirurgiche monouso o “usa e getta”. Si registrano punte del 100% a Bolzano, del 87% a Torino e Ancona, del 85% a Potenza, del 79% Milano, 76% Firenze e 75% a Catanzaro. Mentre Bologna, Cagliari, Aosta, Napoli, Venezia e Roma sono in linea con il dato medio nazionale, criticità vengono registrate a Bari (sono presenti solo in una farmacia su due) ed a Palermo, dove sono presenti nel 42% delle realtà contattate. Infine a Genova si evidenzia una bassissima presenza delle mascherine

Ecco i dati rilevati per capoluoghi di regione:

Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente

Sì! Voglio scaricare gratis il numero di giugno 2023

Prezzi molto distanti da quelli previsti anche alla luce dell’accordo raggiunto martedi 27 aprile tra il commissario Arcuri, l’Ordine dei farmacisti, Federfarma e Assofarm che prevede che al farmacista che avesse acquistato a un prezzo maggiore le mascherine gli verrà “garantito un ristoro e una fornitura aggiuntiva tali da riportare la spesa sostenuta, per ogni singolo dispositivo, al di sotto del prezzo massimo deciso dal governo.

Spiega Mauro Zanini, presidente di Ircaf: “Dai risultati di questa indagine nazionale emerge che bisogna fare di più per mettere a disposizione mascherine protettive per affrontare le tappe della Fase 2 che ne prevede l’obbligatorieta nel lavoro, nei trasporti ,nella vita sociale. Mascherine non ancora sufficienti e dai prezzi troppo elevati. Bisogna dare applicazione all’Ordinanza del governo che fissa un prezzo di 50 cent.piu iva in attesa che questa venga azzerata per contenere i costi sulle famiglie e imprese”.

Ffp2 senza valvola? 7,58 euro

L’indagine ha preso anche in esame la presenza e i prezzi delle mascherine Ffp2, per le quali non è stato stabilito il prezzo calmierato. Nel 68% delle farmacie sono presenti mascherine filtranti senza valvola Ffp2, segno di un a domanda crescente fra i cittadini ( ma non sempre di una informazione adeguata rispetto ad un loro corretto utilizzo), con un “costo medio nazionale che si attesta a 7,58 euro cadauna”. Il prezzo più basso risulta a Napoli con 5,55 euro, segue Aosta con 5,85 euro, Cagliari 5,90, Potenza 6,13, Firenze 6,99, Bologna 7,03; all’opposto il prezzo più elevato lo si riscontra a Bari con 9,82 euro, segue Torino con 9,14 euro, Milano 8,24, Palermo 8,21. La forbice fra il costo più contenuto e quello più elevato si attesta al +56%.
Raramente offerte le mascherine filtranti Ffp3, utilizzate prevalentemente dagli operatori sanitari. Il loro costo si attesta mediamente su 10,56 euro cadauna.