Maxi formato, maxi prezzo. Con questa perfetta sintesi giornalistica Foodwatch, Ong che si batte per la sicurezza alimentare e contro le truffe ai consumatori, ha in Francia denunciato lo strano fenomeno che penalizza con prezzi al chilo più alti i formati-famiglia di alcuni alimenti rispetto alle confezioni normali.
Qualche esempio? Prendiamo lo yogurt Danone “Le Nature” acquistato da E.Leclerc l’8 aprile scorso: il prezzo della confezione con 4 vasetti da 125 g costava al chilo 1,46 euro mentre il formato-famiglia da 8 vasetti esattamente l’8,2% in più a 1,58 euro al chilo.
Foodwatch ha visitato 8 catene della grande distribuzione – Cora, Intermarché, Super U, Leclerc, Auchan, Casino, Carrefour e Monoprix1 – mettendo a confronto 10 prodotti e rivelando aumenti ingiustificati laddove – nei formati-famiglia – ci si aspetterebbe di trovare risparmio (clicca qui per vedere tutti gli esempi). Come la mozzarella acquistata in un Monoprix di Parigi che ha visto il suo prezzo al chilo aumentare di oltre il 66% tra il formato classico (125 g netto sgocciolato) e il maxi formato (250 g netto sgocciolato).
“Dov’è la logica?” si chiedono da Foodwatch,”questi casi sono solo alcuni esempi di quella che si configura come una truffa sull’etichetta del tutto incomprensibile“. La Ong ha scritto alle aziende della Gdo chiedendo spiegazioni e ha scritto al ministro dell’Economia Bruno Le Maire che ha annunciato di prestare, specialmente in questo periodo di lockdonw, particolare attenzione ai prezzi dei prodotti alimentari e di reprimere le frodi.
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