Trasporto di agnelli vivi, la denuncia degli animalisti: avviene in condizioni inaccettabili

Mentre l’Italia si ferma e le attività abbassano le serrande continuano imperterriti i viaggi da incubo di agnelli provenienti da molti Paesi d’Europa e diretti verso i macelli italiani. MA non si tratta di un viaggio senza sofferenze per gli animali. Animal Welfare Foundation (AWF), Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) e Animal Equality (AE) denunciano, proprio in concomitanza della Pasqua, il periodo dell’anno dove viene consumata la maggiore di quantità di questa carne, le continue irregolarità riscontrate, la mancanza di controlli e le condizioni inaccettabili. Enpa e AWF hanno anche depositato una denuncia alla Procura della Repubblica Italiana.

Il Regolamento Europeo numero 1 del 2005 è chiaro. “Nessuno è autorizzato a trasportare o a far trasportare animali in condizioni tali da esporli a lesioni o a sofferenze inutili”. Eppure nelle indagini realizzate tra il 2016 e il 2019 dall’organizzazione tedesca Animal Welfare Foundation, in collaborazione con Enpa e Animal Equality, sono state regolarmente riscontrate violazioni della normativa vigente, tra cui: camion non idonei a tale tipo di trasporto; camion sovraffollati (alcuni con anche 850 agnelli) in cui gli animali non avevano spazio sufficiente né per sdraiarsi né per stare in posizione eretta senza toccare il piano superiore; trasporti misti di animali svezzati e non svezzati, in cui questi ultimi non avevano a disposizione sistemi di abbeveraggio utilizzabili; animali feriti o incastrati negli spazi fra i vari livelli del rimorchio; mancanza di controlli sullo stato di benessere degli agnelli; mancanza di riposo per gli animali; tempi di viaggio non rispettati. I trasporti provenivano da Ungheria, Romania e Polonia.

In Italia in questo momento la situazione è ancora più drammatica a seguito della deroga alle disposizioni di legge che consente la sosta degli agnelli fino a 3 giorni nei piazzali del macello. Una sofferenza e uno stress enorme per gli animali già fortemente provati dalle numerosissime ore di viaggio.

AWF, Enpa e Animal Equality richiedono alle istituzioni nazionali ed europee interventi urgenti affinché:

  • Il Regolamento UE 1/2005 venga rivisto per inserire un limite massimo inderogabile di otto ore di trasporto dal luogo di allevamento al mattatoio per tutti gli animali destinati alla macellazione;

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  • Ulteriori forme di protezione vengano stabilite per gli animali più vulnerabili;

  • Non venga più permesso Il trasporto su lunghe distanze di animali non svezzati;

  • Nel frattempo nessun trasporto di animali vivi venga autorizzato se non vi è piena evidenza che tutte le condizioni richieste dal Regolamento UE 1/2005 possano essere rispettate;

  • Nel caso di ripetute violazioni da parte di singole compagnie di trasporto, allevatori, mattatoi o altri operatori economici la loro licenza venga sospesa e nel caso di ulteriori violazioni revocata;

  • Le persone responsabili per i controlli per conto delle autorità competenti condannate per dichiarazioni false o omissione di interventi dovuti per garantire il benessere animale vengano rimosse e non vengano collocate in altre posizioni con impatto potenziale sul benessere animale;

  • Tali regole vengano sistematicamente applicate a tutti i trasporti originati nell’Unione Europea e nella revisione del Regolamento UE 1/2005.