Altre tre settimane di lockdown ma “da martedì 14 aprile riapriranno cartolibrerie, librerie (ma non in Lombardia come prevede l’ordinanza della Regione), negozi di abbigliamento per neonati e bambini e riprenderanno attività di sivicoltura (taglio della legna, ndr) e forestali”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che in una conferenza stampa ha illustrato il nuovo Dpcm 10 aprile 2020 con il quale si estendono al 3 maggio le misure restrittive per contrastare al diffusione del contagio del coronavirus. “La tutela della salute dei nostri cittadini è al primo posto ma ci sta a cuore anche la tenuta tessuto socioproduttivo. Per questo allenteremo le restrizioni quanto prima in condizioni di sicurezza per far ripartire il motore del nostro sistema a pieno regime”. Poi sull’attivazione del sistema salva-Stati: “L’Italia non ha bisogno del Mes perchè inadatto e inadeguato all’emergenza in atto. Il nostro strumento sono gli Eurobond e nell’Eurogruppo di ieri si è convenuto di lavorare per introdurre questo nuovo strumento. Lotteremo fino alla fine per ottenerlo“.
Poi il premier è duro contro Matteo Salvini e Giorgia Meloni: “Le falsità e le menzogne ci fanno male perchè ci indeboliscono nella trattativa con l’Europa. Questo governo non trama nelle tenebre e lo dico chiaramente l’Eurogruppo non ha istituito alcun obbligo rispetto al Mes che è, lo ripeto, uno strumento totalmente inadeguato ad affrontare l’emergenza sanitaria”.
Superata fase acuta, ha spiegato Conte, dovremo “convivere il con virus” e aprire la fase 2 che “sarà gestita con due strumenti: un comitato tecnico-scientifico presieduto da Vittorio Colao e un protocollo di sicurezza per il lavoro, per garantire posti di lavoro in massima sicurezza”. L’obiettivo è quello di “contenere l’indice di contagio R con zero sotto l’1 perché non possiamo permertterci una ri-esplosione del contagio”.