Il coronavirus sopravvive in frigorifero (o in congelatore)? Uno studio del 2010 dell’American Society for Microbiology ha studiato gli effetti della temperatura e dell’umidità sulla Sars, che è strettamente correlato al virus Covid-19, che ufficialmente ricordiamo è chiamato Sars-CoV-2 proprio per le “somiglianze”. Gli scienziati hanno scoperto che il coronavirus prosperava a bassa umidità e temperature inferiori a 4° C, lo stesso ambiente che si trova in un normale frigorifero domestico.
In tutto il mondo sono in corso studi per capire quanto e come il virus resiste sulle diverse superfici e alle diverse temperature. Il canale Usa Nbc ha interrogato sull’argomento il virologo Warner Greene, uno dei principali virologi e ricercatori del Gladstone Institutes di San Francisco: “I coronavirus sono, per loro natura, virus ‘appiccicosi‘. Possono sopravvivere per un periodo di tempo sorprendente sulle superfici, anche se la loro carica infettiva degrada”. E allora nel dubbio cosa possiamo fare? “Mai mettere nulla in frigo, specialmente se inscatolato, senza prima ‘sanificarlo‘” ha risposto l’esperto che consiglia di usare dei detergenti e poi asciugarli bene.
Discorso diverso invece per gli alimenti surgelati. “Non è chiaro se il coronavirus possa sopravvivere a temperature inferiori allo zero – ha proseguito il professor Greene – ma è comunque una buona idea pulire gli articoli congelati prima di riporli. Tuttavia – ha concluso – nel congelatore, è un po ‘più problematico per il coronavirus sopravvivere sopratutto al passaggio congelamento-disgelo“.