Proprio nei periodi di crisi, in cui le persone sono più vulnerabili perché impaurite e confuse, i malintenzionati ne approfittano per mettere in atto truffe ad hoc, dai finti avvisi per lasciare la casa vuota ai kit per i test anti-coronavirus falsi.
Napoli: “i non residenti lascino casa”
A Napoli un volantino con l’intestazione del ministero dell’Interno è stato affisso in diversi palazzi. C’era scritto: “Si invitano i non residenti di questo edificio a lasciare le abitazioni. Passeremo per i controlli”. Il passaparola sui social, destato dai sospetti attorno una comunicazione così strana, è arrivato alla Questura di Napoli, che ha smentito l’ufficialità della comunicazione: “In alcuni condomini di Napoli sono stati affissi degli avvisi in cui compare l’intestazione ‘Ministero dell’Interno- Dipartimento della Pubblica Sicurezza’ con cui si preannunciano controlli nelle abitazioni. Si tratta di un tentativo di truffa, dal momento che non è stato predisposto alcun documento di questo tipo”. Con la minaccia di denunciare “tutte le presenze non giustificate”, i malfattori puntavano probabilmente a introdursi nelle case liberate dagli inquilini.
Alassio: “Protezione civile, aprite”
Pochi giorni prima, è stata la compagnia dei Carabinieri di Alassio ad avvertire i concittadini su “Falsi addetti della protezione civile cercano di approfittare dell’emergenza Covid per truffare le persone a casa”. A metterli in allerta una segnalazione di una donna che diceva di essere della protezione civile regionale e che chiedeva se vi fossero persone con tosse, febbre e raffreddore, pronti a fare il tampone. Il maggiore Massimo Ferrari aveva perciò dichiarato: “Non fate entrare nessuno in casa e allertate immediatamente la centrale operativa del 112 della compagnia di Alassio”.
Gioia Tauro, 900 kit falsi venduti online
E a Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, qualcuno aveva previsto di fare molti soldi sfruttando la paure delle persone di essere state contagiate senza accorgersene. 900 falsi kit per diagnosticare il coronavirus, privi di autorizzazione e certificazione delle autorità sanitarie, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza in un centro di analisi biochimiche. I kit erano stati venduti online, ma fortunatamente la Gdf è intervenuta prima che il materiale venisse spedito.