14 giorni per comunicare il richiamo delle bacche di Gogj con troppi pesticidi

KINDER FERRERO RIMBORSI

Caro Salvagente,

Ho ricevuto da Amazon l’avviso di un ritiro di un prodotto che io avevo già acquistato e mangiato, si tratta di bacche di goji della ditta ZENONE IOZZINO SRL per la presenza oltre i limiti di carbofuran ed esaconazolo… quanto nocivi sono?? Ormai le ho mangiate tutte ( non erano nemmeno poche) , posso fare qualche cosa per depurare il mio fegato??? E al livello di tutela del consumatore???

FA

Caro lettore, abbiamo cercato di dare una risposta al suo quesito facendoci aiutare da Dario Vista, Biologo Nutrizionista e Tecnologo Alimentare. Certo è che appare francamente assurdo che un’azienda arrivi al richiamo di un prodotto fuori norma 14 giorni dopo che il proprio fornitore lo aveva comunicato pubblicamente. L’11 marzo infatti Mainardi ha comunicato il primo richiamo di bacche di Gogj e non è ammissiibile che un’azienda che con ogni probabilità di è rifornita da quel fornitore per i propri prodotti lo faccia il 25 marzo. Il risultato è che c’è chi, come il nostro lettore, nel frattempo ha consumato l’intera confezione da un chilo.

A ogni modo Vista ci chiarisce la catena di responsabilità e i rischi in casi come questi.

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Il lettore fa riferimento ai richiami (9 nell’ultimo mese) di bacche di goji per la presenza – in quantità sopra i limiti  consentiti dalla legge –  di carbofuran ed esaconazolo, rispettivamente un pesticida e un fungicida: in questo caso a dare l’allerta è stato il fornitore della materia prima che ha comunicato l’esito delle analisi fuori norma a tutte le aziende che aveva rifornito. Il responsabile della comunicazione ai consumatori è proprio l’azienda produttrice e nel caso il prodotto è stato distribuito all’interno della grande distribuzione, anche quest’ultima è responsabile della comunicazione. Il ministero della Salute, invece, è semplicemente un megafono delle aziende, per facilitare il flusso di notizie dirette ai consumatori ma non ha alcuna responsabilità se – come spesso accade – pubblica dopo settimane il richiamo sul suo sito. Il vero responsabile è l’azienda: l’OSA (titolare del marchio del prodotto o distributore/importatore di prodotto extranazionale, o in qualità di responsabile primario della sicurezza alimentare) predispone una comunicazione di richiamo rivolta ai consumatori, per agevolare l’individuazione del prodotto, contenente numerose informazioni che vanno dal numero del lotto alla scadenza. Il modello di richiamo viene in genere affisso nei punti vendita dove è stato venduto il prodotto per mettere i consumatori nella condizione di sapere che un prodotto eventualmente in loro possesso ha dei problemi di sicurezza. Discorso analogo vale per Amazon: la maggior parte del food in vendita sulla piattaforma è in drop-shipping e non prevede la responsabilità diretta di Amazon.

Per quanto riguarda, infine, i rischi per la salute derivanti dall’aver ingerito un prodotto contaminato dalle due sostanze, mi sento di dire, che considerando che è la dose che fa l’effetto non dovrebbero esserci problemi dal momento che le bacche di goji non sono un cibo che di solito si consuma in quantità eccessive.