Si può rimanere più isolati di quanto siamo tutti in questi giorni? Si può, grazie ad aziende come Enel ed Areti (la Spa che cura la distribuzione). E lo dimostra la storia di Salvatore Pisano, insegnante romano che da 40 giorni vive in una casa senza elettricità . Avete capito bene, senza energia per accendere un computer e poter fare lezione ai suoi studenti (“Mi sono dovuto prendere le ferie e ho dovuto lasciarli soli con grande tristezza” si sfoga sconsolato al Salvagente).
E non solo, per ricaricare il cellulare si affida alla solidarietà dei vicini ma non altrettanto può fare per mangiare. “Sono costretto a uscire tutti i giorni per fare la spesa, dato che non posso certo contare sul frigorifero senza energia” e dunque a correre un rischio che a tutti gli italiani viene ripetuto di evitare.
La sua storia? Aver stipulato un contratto il 10 febbraio, convinto che in poco tempo sarebbe avvenuto l’allaccio. E invece da quel momento parte la sequela di appuntamenti, prenotazioni, schedule, tutti regolarmente andati a vuoto. L’ultimo (il quarto) è quello del 20 marzo, quando è rimasto in speranzosa attesa tutta la giornata senza ricevere alcuna notizia dell’agognato allaccio. Stesso esito, insomma, degli altri appuntamenti (il primo dal 21 al 28 febbraio, poi il 5 e 16 marzo). Però, in compenso, ha trovato nella buchetta il messaggio: “Siamo passati il 16 marzo ma i locali non erano accessibili”. “”Ma come? – ci dice – ero a casa come tutti gli italiani, in coscienziosa quarantena”.
Una storia di ordinaria incuranza dei clienti, verrebbe da dire, se non fosse che in momenti come questi non c’è nulla di ordinario. Neppure ad Enel, dove nonostante tutti lavorino in smart working (così ci hanno detto), nessuno si è degnato di rispondere al Salvagente e al lettore per diversi giorni. Fino a che è arrivata la nota: “Enel Energia intende precisare di avere subito preso in carico la richiesta di attivazione del signor Salvatore Pisano il 10 febbraio e di avere proceduto, il giorno stesso, con l’invio dell’ordine di allaccio al distributore locale. Lo stesso distributore, dopo aver tentato di attivare la fornitura  da remoto, ha comunicato la necessità di un intervento sul posto da parte di un proprio tecnico. Al momento la fornitura risulta ancora disalimentata e a seguito di un ulteriore sollecito da parte di Enel Energia, il distributore ha fissato una nuova data di intervento prevista per il prossimo 25 marzo”.
Si farà luce?
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