Mentre la Toscana dice sì all’offerta della Roche per il farmaco Tocilizumab, Aifa e Gilead hanno annunciato che l’Italia parteciperà ai 2 studi di fase 3 promossi da Gilead Sciences per valutare l’efficacia e la sicurezza della molecola sperimentale remdesivir negli adulti ricoverati con diagnosi di COVID-19 (nuovo coronavirus). Così la scienza lavora per trovare una cura efficace e in poco tempo per contrastare il Covid-19.
E’ di ieri l’annuncio che la Roche ha messo a disposizioni delle regioni gratuitamente il farmaco che è risultato efficace sugli effetti polmonari più gravi del coronavirus. La Toscana ha subito accettato ringraziando l’azienda farmaceutica per il gesto. Ora sarà l’Estar, l’organismo che assicura le forniture all’intero sistema sanitario regionale, a rivolgersi alla Roche per richiedere i quantitativi necessari del farmaco destinato ad essere somministrato ai soggetti più gravi e con seri problemi polmonari.
Poi c’è l’annuncio dell’Agenzia del Farmaco e di Gilead: l’Italia parteciperà ai 2 studi di fase 3 promossi da Gilead Sciences per valutare l’efficacia e la sicurezza della molecola sperimentale remdesivir negli adulti ricoverati con diagnosi di COVID-19 (nuovo coronavirus). Gli studi saranno inizialmente condotti presso l’Ospedale Sacco di Milano, il Policlinico di Pavia, l’Azienda Ospedaliera di Padova, l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma e l’Istituto Nazionale di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani. Si stanno identificando in collaborazione con AIFA altri centri in Regioni con alta incidenza dell’infezione da coronavirus per l’inclusione negli studi.
Remdesivir non è ancora approvato dalle autorità regolatorie per uso terapeutico e viene fornito per uso compassionevole – al di fuori degli studi clinici – per il trattamento in emergenza di singoli pazienti affetti da COVID-19 in gravi condizioni e senza valide alternative terapeutiche.