Inquinamento acustico, l’Italia tra i paesi Ue più esposti (e i danni sono anche letali)

insonnia rumore

Nonostante sia spesso sottovalutato, l’inquinamento acustico produce molti danni in Europa. Secondo l’Agenzia europea per l’ambiente, che ha pubblicato il rapporto 2020 sul rumore ambientale in Europa, ogni anno nel vecchio continente 12 morti sono legate allo stress acustico. I paesi Ue con la più grande percentuale di persone esposte al rumore degli aerei all’interno di aree urbane sono Belgio, Italia, Lussemburgo, Malta e Portogallo, con Regno Unito, Germania. Il nostro paese è anche tra quelli con le stime più alte sul numero di bambini di età compresa tra 7 e 17 anni che soffrono di problemi di lettura a causa del rumore degli aerei, mentre le capitali più rumorose sono Vienna e Nicosia.

I numeri

Secondo il rapporto la causa principale del rumore è il traffico stradale, stabile tra l’altro dal 2012 al 2017, seguito da quello ferroviario, aeronautico e industriale. Basandosi su dati Oms, l’agenzia stima che l’esposizione a lungo termine a forte rumore provochi 12.000 morti premature e contribuisca a 48.000 nuovi casi di cardiopatia all’anno in Europa. Sono circa 113 milioni le persone che sono state colpite da livelli di rumore del traffico a lungo termine. Si stima inoltre che 22 milioni di persone soffrano di fastidio cronico e che 6,5 milioni di persone soffrano di disturbi cronici del sonno.

Le misure necessarie

Le misure per ridurre i livelli di rumore nelle città includono la manutenzione di vecchie strade, una migliore gestione dei flussi di traffico e la riduzione dei limiti di velocità a 30 chilometri all’ora. L’Aea, anche per questo, suggerisce di incoraggiare le persone a pedalare, camminare o usare veicoli elettrici.