Panzironi e la sua Life 120 a processo: domani la prima udienza

Panzironi

Si apre domani il processo a carico di Adriano Panzironi, l’inventore dello stile di vita Life 120. Il presidente dell’Ordine dei Medici, Antonio Magi, in un’intervista rilasciata a Sanità Informazione, ha annunciato che l’Ordine si costituirà parte civile. In effetti, era stata proprio l’Ordine a denunciare Panzironi per esercizio abusivo della professione: “Lo abbiamo denunciato per esercizio abusivo della professione medica perché, come ente sussidiario dello Stato, abbiamo l’obbligo di tutelare la salute dei cittadini – spiega Magi -. In quanto detentori dell’Albo professionale possiamo stabilire chi è abilitato a fare l’atto medico. Abbiamo avuto degli esposti e poi siamo andati a verificare quello che effettivamente stava accadendo. Abbiamo verificato che c’erano delle attività che andavano ad essere corrispondenti a un atto medico, a ciò che è quel che un medico è abilitato a fare. Proprio per questo abbiamo provveduto alla denuncia. Il giudice che ha fatto l’indagine ha ritenuto valide le nostre indicazioni per cui ha rinviato a giudizio Panzironi”.

Il fulcro del Panzironi – pensiero è contenuto in un libro “Vivere 120 anni. Le verità che nessuno vuole raccontarti”. Al suo interno si trovano consigli che vanno dalla totale eliminazione dei carboidrati all’assunzione dei suoi costosi integratori per guarire da una serie di malattie. I nove diversi tipi di capsule da lui messe in commercio, infatti, conterrebbero una serie di spezie che, secondo Panzironi, sono utili a eliminare il rischio di malattie. L’uomo – sostiene – si ammala esclusivamente a causa della sua alimentazione. Il problema è che – secondo quanto gli contesta il pm Francesco Marinaro -Panzironi non è medico né dietologo, dunque non ha titoli per parlare e prescrivere diete: in realtà. infatti, Panzironi è un giornalista (tra latro radiato dall’albo).

Il regime paliodietetico di Panzironi è stato due volte multato dall’Antitrust e una dall’Agcom : in particolare nel mirino delle Autorità indipendenti erano finiti sia gli spot che la trasmissione condotta proprio da PAnzironi, Il Cerca Salute, per pratiche commerciali scorrette dal momento che dispensavano consigli alimentari non adeguatamente dimostrati da evidenze scientifiche.