Il pesticida nemico dei bambini? Alto Adige: “Compratelo fino a che potete”

“Il Centro di Consulenza altoatesino per la fruttiviticoltura raccomanda l’uso dell’insetticida chlorpyrifosmethyl nonostante i noti rischi sulla salute dei bambini” e la sua messa al bando. La denuncia arriva dal Istituto per l’ambiente di Monaco di Baviera (Umweltinstitut München) che in una nota rivela come la società di consulenza dell’Alto Adige in una lettera agli associati (qui il testo in tedesco) consiglia di acquistare e usare fino al 16 aprile 2020 quando termina il periodo di tolleranza stabilito dalla Commissione europea entro il quale possono essere impiegate le scorte dell’insetticida considerato probabile neurotossico per lo sviluppo e messo al bando dal 31 gennaio scorso.

La Ue ha stabilito che i rivenditori sono autorizzati a vendere gli stock rimanenti fino al 29 febbraio 2020 e gli agricoltori possono impiegarlo entro il 16 aprile prossimo rispettando il limite di legge alla raccolta che per la sostanza sarà fissato a 0,01 mg/kg (prima della messa al bando sulle pere era consentito trovare fino a 2 mg/kg).

“Il Centro di Consulenza altoatesino per la fruttiviticoltura – scrive in una nota l’associazione ambientalista – consiglia tuttavia ai suoi membri di acquistare e utilizzare il prodotto poco prima dell’entrata in vigore del divieto. In una circolare datata 06 febbraio 2020 il Centro di Consulenza raccomanda l’acquisto del chlorpyrifos-methyl per un ulteriore trattamento o di utilizzare le eventuali scorte rimanenti per il controllo dell’Afide lanigero del melo e dei pidocchi delle piante fino, al più tardi, allo stadio di germinazione“.

“È assolutamente irresponsabile raccomandare l’acquisto e l’uso del chlorpyrifos-methyl ora, poco prima dell’entrata in vigore del divieto – afferma Karl Bär, responsabile per le politiche agricole dell’Istituto per l’ambiente di Monaco di Baviera (Umweltinstitut München) – la sostanza è stata vietata dall’Unione europea proprio a causa dei rischi per lo sviluppo dei bambini”. Inoltre, secondo il parere dell’Istituto per l’ambiente, fornire una tale raccomandazione in pieno inverno, prima ancora che si possa prendere una decisione sull’effettiva necessità di un trattamento, non è compatibile con i principi dell’agricoltura integrata.

In una lettera aperta, l’Istituto per l’ambiente di Monaco di Baviera ha invitato il Centro di Consulenza a correggere la sua raccomandazione, a informare i membri sui pericoli legati all’insetticida e a raccomandare il corretto smaltimento di qualsiasi residuo di chlorpyrifos-methyl. “Questa è l’unica decisione ragionevole nell’interesse delle famiglie dell’Alto Adige, dell’agricoltura altoatesina e dei territori ad essa limitrofi”, ha concluso Karl Bär.

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Da martedì 25 febbraio in edicola e in digitale la nuova inchiesta sul pesticida nemico dei bambini: ecco dove lo abbiamo trovato