Il rischio di avere pollo al cloro, carne agli ormoni e il via libera agli Ogm statunitensi? Solo “paure isteriche” nei confronti degli standard alimentari statunitensi per il premier britannico Boris Johnson che nel primo discorso ufficiale dopo la Brexit ha lasciato intendere che il modello di sicurezza alimentare comunitario potrebbe presto essere messo in discussione.
Ovviamente al momento il Regno Unito non ha abolito il divieto europeo di poter trattare il pollo con il cloro né sdoganato la carne agli ormoni. Ma il rischio è più concreto e il premier Johnson ha tempo 11 mesi per stringere ulteriori accordi commerciali con i partner internazionali, Ue e Usa inclusi.
Un anno fa tuttavia l’attuale inquilino di Downing street 10 aveva espresso il suo giudizio sugli Ogm: “Liberiamo il settore delle bioscienze del Regno Unito dalle regole anti-genetica. Sviluppiamo le colture resistenti alla peronospora che alimenteranno il mondo”. Un chiaro intento di aprire agli Organismi geneticamente modificati.
Ieri poi è tornato sul tema degli standard alimentari: “Guardo gli americani, mi sembrano ben nutriti. E non sento nessuno di questi critici sul cibo americano tornare dagli Stati Uniti e lamentarsi. Quindi, togliamo un po’ di paranoie da questa discussione. Ovviamente non accetteremo alcuna riduzione dell’igiene alimentare o degli standard di benessere degli animali”.
Vedremo nei prossimi mesi come il Regno Unito si collocherà sullo scacchiere della sicurezza alimentare: di certo Bruxelles è già lontano e forse la distanza con Washington si accorcia sempre di più.
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