Più di 30 parlamentari europei hanno scritto una lettera alla neo commissaria Stella Kyriakides per chiederle un approccio europeo armonizzato che sostenga l’estensione della misura precauzionale francese all’intera Unione europea.
La decisione francese di mettere al bando il discusso (ed inutile) additivo alimentare E 171 segue il parere in cui l’Agenzia francese per la salute e la sicurezza alimentare, ambientale e occupazionale (Anses) ha  sottolineato che ci sono troppi pochi dati per essere in grado di effettuare una valutazione adeguata dei rischi associati al consumo di E171. E’ proprio considerando queste incertezze e le crescenti preoccupazioni scientifiche relative a questo additivo, che il governo francese ha deciso di applicare il principio di precauzione e pubblicando un decreto che impedisce le vendite di prodotti alimentari contenenti E171 dal 1 ° gennaio 2020: una misura  precauzionale adottata al fine di proteggere la salute dei consumatori. Oltre 84.000 di loro hanno già espresso la volontà di sostenere il divieto francese in presenza di incertezze in relazione agli additivi alimentari che non servono a fini nutrizionali e possono presentare rischi per la salute.
Tra l’altro – sottolineano i parlamentari nella lettera – in preparazione all’entrata in vigore della sospensione francese, molti produttori alimentari come l’Unione nazionale dolciaria (che rappresenta il 97% del mercato dolciario in Francia) o marchi come Delacre, Stimorol, Carte d’Or, M&M’s hanno già abbandonato ( o hanno promesso di abbandonare) l’uso di E171 negli alimenti immessi sul mercato francese. Queste modifiche sono state apportate senza alcuna difficoltà o notevole impatto economico attraverso la sostituzione o la semplice rimozione di questo additivo.