Aumentano le interruzioni di elettricità nelle case degli italiani e ogni stop dura più che in passato. Questi i dati che emergono dai dati di bilancio 2018 pubblicati dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) sulla “continuità del servizio elettrico”.
I numeri
Come fa notare il Centro Studi Ircaf, nel 2018 ogni utente, in bassa tensione, risulta mediamente soggetto ad una durata di interruzione annuale di 96 minuti di cui meno della metà (45 minuti) sono dichiarati di responsabilità dell’azienda distributrice. Inoltre, si conferma, per il secondo anno consecutivo, rispetto agli stop di responsabilità del distributore, un peggioramento della durata, che aumenta di 10 minuti in due anni, del numero di interruzioni, che in media colpiscono più di 3 volta l’anno la famiglia italiana. Se invece confrontiamo i dati in un arco temporale di dieci anni,  le cose vanno meglio oggi. Inoltre, Arere conferma che c’è una disomogeneità tra una zona e l’altra d’Italia in quanto a incidenti nella fornitura di elettricità .
Sanzioni per 97 milioni
Di fatto si conferma come anticipato da ARERA nella presentazione della Relazione Annuale 2019 “che, stanno aumentando sia in termini di durata che di numerosità le interruzioni di fornitura di energia tra il 2018 ed il 2019 .Un peggioramento accompagnato a una mancata riduzione delle differenze territoriali, con il mantenimento di peggiori performance nelle regioni del sud e nelle isole”. I comportamenti negativi delle aziende hanno portato a circa 97 milioni di euro in penali, in aumento rispetto al passato.
“Servono investimenti”
Mauro Zanini, presidente del Centro Studi Ircaf, commenta: “È più che mai urgente investire di più sulla rete per incrementarne la ‘resilienza a sollecitazioni superiori ai limiti di tenuta del sistema’ e ridurre le forti diversità territoriali e potenziare il pronto intervento con il coordinamento tra gli interventi sul sistema viario, telecomunicazioni ed elettrico per ridurre gli effetti calamitosi sempre più violenti con gravi danni all’economia ed agli utenti in stretta sinergia con la protezione civile e le istituzioni locali”.