“Fai un salto, fanne un altro, fai la giravolta, falla un’altra volta…” La filastrocca molto popolare tra i bambini potrebbe essere alla base di molti regolamenti di concorsi e di premi tanto facili quando vengono lanciati dalla pubblicità quanto complicati (spesso al limite della praticabilità ) quando si tratta di seguitli.
Il Salvagente li racconta da anni, grazie alle segnalazioni dei suoi lettori. E così ci è capitato di raccontare la lunga querelle di Regina ti premia, quella di Pernigotti ti premia o, più recentemente Spendi o riprendi di Henkel.
E se i regolamenti sono diventati una vera corsa a ostacoli per chi partecipa (la “scusa” è sempre la stessa, scoraggiare i truffatori, gli effetti finiscono per scoraggiare chi credeva di aver diritto a un premio), a volte anche chi li gestisce inciampa sul ginepraio di regole che ha costruito.
È la storia del concorso della P&G “stelle del pulito 2019” che ci ha voluto segnalare un nostro lettore. Ancora una volta la pubblicità è semplice e immediata: bastava acquistare 3 prodotti contemporaneamente tra Swiffer, Viakal, Fairy, Mastrolindo, AmbiPur e Febreze per avere il rimborso dell’intero importo. Accattivante no?
A parte la complicata procedura di registrazione (mandare un’immagine completa di uno scontrino di 1mt non è semplice, ci spiega il nostro lettore), una volta inseriti tutti i dati si riceve la mail di risposta dove si chiede l’invio degli scontrini entro 7 giorni utili.
Almeno questa è la mail che ha ricevuto il nostro lettore, come potete vedere dalla foto.
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“Spediamo il tutto per posta – ci racconta il nostro lettore – e ci rispondono sempre via mail che il regolamento prevedeva 5 giorni utili”.
Inutile provare a reclamare, come ha fatto il nostro lettore, e tantomeno ricordare alla Procter & Gamble che in molti paesi le poste sono aperte a giorni alterni e che 5 giorni dallo scontrino alla spedizione sono un tempo veramente limitato anche considerando che viene fatto tutto anticipatamente via web. La Procter non sente ragioni e rifiuta.
La conclusione? Il nostro lettore ha chiesto la cancellazione di tutti i suoi dati compresi quelli bancari che avevano richiesto e revocato i consensi alla privacy rilasciati in fase di registrazione. Una giusta reazione, almeno per non subire la beffa dopo il danno