L’Arera: se c’è chi non paga si può staccare l’acqua

Caro Salvagente,
nel nostro condominio ci sono alcune famiglie che da anni non pagano le quote dei consumi dell’acqua. L’amministratore ci ha comunicato che l’Arera, l’Autorità di regolazione per l’energia, le reti e l’ambiente, ha modificato la disciplina sulla morosità delle utenze idriche fissando regole certe e standard uniformi validi sul territorio italiano, stabilendo che si può staccare l’acqua a tutti se in un condominio c’è qualcuno che non paga. Questo non mi sembra giusto e anche contro la legge.
Aldo Tonelli, Macerata

Effettivamente sulla delibera 311/2019/R/idr esperti e studiosi hanno sollevato dei dubbi. Approvata il 16 luglio scorso, introduce regole certe e uguali in tutta Italia, in vigore dal 1° gennaio prossimo, nel caso di mancato pagamento da parte degli utenti del settore idrico, salvaguardando le utenze vulnerabili (che si trovano in documentato stato di disagio economico sociale) e quelle pubbliche che non possono essere “distaccate”, come ospedali e scuole. L’obiettivo dichiarato: arginare il fenomeno della morosità, che tocca punte del 50% in alcune zone d’Italia.
In dettaglio, nei casi di morosità delle utenze condominiali, il gestore non potrà limitare il flusso dell’acqua (assicurando soltanto il quantitativo minimo vitale, 50 litri per abitante al giorno), sospendere o disattivare la fornitura idrica se, entro la scadenza dei termini previsti nella comunicazione di messa in mora, sia stato pagato almeno metà dell’importo dovuto in un’unica soluzione. Potrà invece procedere con le azioni sulla fornitura se l’utenza condominiale non effettui il saldo entro i successivi sei mesi.
Questa regola, fanno notare gli esperti, è contraria alla norma contenuta nel codice civile e introdotta dalla cosiddetta riforma del condominio. L’art. 63 delle disposizioni di attuazione c. c. al secondo comma stabilisce che: “I creditori non possono agire nei confronti degli obbligati in regola con i pagamenti, se non dopo l’escussione degli altri condomini”. Nel caso in esame, quindi, il fornitore del servizio idrico deve prima agire giudizialmente nei confronti dei condomini morosi per recuperare le somme non pagate e solo successivamente può prendere provvedimenti nei confronti di tutto il condominio, anche di coloro che sono in regola con i pagamenti. Il 4 luglio scorso l’Autorità garante della concorrenza e del mercato con il provvedimento PS10987, ha multato Publiacqua Spa per 2 milioni di euro per pratiche commerciali aggressive “consistenti nella minaccia di distacco della fornitura idrica all’intero condominio nei casi di morosità di uno o più condòmini”, nonostante l’esistenza di contatori individuali. Oltre a queste intimazioni, il comportamento sanzionato si è concretizzato anche nella sospensione della fornitura a tutto il condominio, anche in caso di pagamenti parziali.